A cura di Paolo Gatti

libro concetto beniziConcetto Benizi  risiede a Martinsicuro ed è nato nel 1945 a Colonnella dove ha lavorato presso il Comune per oltre 40 anni. Per lui, diplomato “Agrotecnico”,  scrivere è una passione ed un divertimento, cosi come fare lunghe camminate sia nelle zone di mare che in montagna. Dopo anni di ricerche ha pubblicato nel 2009 il libro “ Gente delle campagne della Val Vibrata – Folklore, Miti e Leggende “, una raccolta ricca di curiosità sulle credenze e le usanze vibratiane. Con grande piacere Concetto ci ha concesso una piccola intervista e ci ha accolto nella sua casa dove ci ha offerto dell’ottimo vino cotto.

Buonasera Concetto, come è nata l’idea di scrivere “ Gente delle campagne della Val Vibrata “  ?

Questo libro vuole essere un museo ove sono catalogati tutti i reperti dei costumi della nostra gente la quale viveva in un universo simbolico, in cui piante, numeri e animali avevano un’interpretazione della realtà molto diversa. Per capire la logica delle credenze narrate, che oggi appaiono fantasiose, cerchiamo di visitare questo museo, tenendo presente che la storia non è trasportabile e che nessun simbolo può essere rapportato alla scienza. Oggi noi non conosciamo più i simboli e, forse perché  imbevuti di una cultura scientifica e tecnologica, tendiamo ad identificarli con i simboli algebrici matematici, che sono segni la cui portata convenzionale è accuratamente definita da norme istituzionali o con gli emblemi, che sono figure convenzionali. Quindi se lasciamo momentaneamente la nostra logica matematica e ci portiamo sulla strada dei nostri antenati e, con un leggero sforzo mentale, incominciamo a ragionare secondo i simboli e gli scritti medievali, vediamo che nulla è campato in aria, tutto ha un senso. Dobbiamo stare attenti però a non porci le domande, che siamo soliti fare: è vero è falso o quant’altro, perché andremo ad implicare la scienza sperimentale che non si avvale dei simboli, ma della matematica quindi indirettamente, ritorneremo sulla logica matematica.

Com’ è il tuo rapporto con la lettura ? C’è uno scrittore che ti piace particolarmente ?

Mi piace molto leggere, soprattutto libri di letteratura. Il mio preferito è V.Hugo, perché è in grado di trascinarti dentro la storia che stai leggendo facendoti vivere in prima persona gli eventi da lui narrati. “I Miserabili” e “Notre-Dame de Paris” sono i libri che più mi hanno affascinato. Mi piace anche leggere  storie che narrano di epoche e imprese del  Medio Evo.

Hai altri progetti per il futuro?

Sto lavorando ad un’altra ricerca, sempre riguardante la storia locale che, come avrai capito, è la mia grande passione. Prima di scrivere e pubblicare un libro bisogna informarsi bene ed essere certi di quello che si sta mettendo nero su bianco. Per adesso preferisco non dire altro, ne riparleremo a libro pubblicato con un’altra chiacchierata e un altro bicchiere di vino cotto!

Nel programma ministeriale di ogni classe scolastica ( elementare , media  superiore ) ci dovrebbe essere spazio per questo libro, e di sicuro sarebbe formativo far ascoltare ai ragazzi una lezione di Concetto sulle nostre tradizioni, troppo spesso dimenticate o conosciute solo a grandi linee. A scuola si passano tante ore senza far niente ( ore buca ) e questo sarebbe un modo intelligente di riempirle.

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