Danilo Marrancone, il motociclismo nel sangue

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Se chiome irte e carattere da vendere caratterizzano i moderni motociclisti, Danilo Marrancone, pilota di Sant’Omero, rappresenta da un lato l’eccezione (data la sua capigliatura incredibilmente discreta) e, dall’altro, la regola.

Attualmente la carriera di Danilo ha avuto una nuova impennata; la notizia è fresca fresca e ne abbiamo approfittato per conoscerlo meglio e farci raccontare le ultime novità.

Danilo, è la prima volta che intervisto un motociclista e devo ammettere che non ho un buon rapporto con la velocità, lei come fa?

Per me è l’esatto contrario, non potrei vivere senza l’adrenalina della velocità, credo si nasca con queste passioni.

Quale deve essere la prima dote di un motociclista?

Quella che ti permette di fare la differenza: corpo e mente preparati allo sforzo, equilibrio, ottimi riflessi, reattività e ovviamente bisogna saper guidare una moto.

E’ anche importante partire con “la marcia” giusta…

Si, mio padre regalandomi un minicross a 5 anni ha incentivato questa passione. La mia carriera è però iniziata tardi, a 17 anni, con la partecipazione al Challenge Aprilia 125. E’ stato il mio primo anno di competizioni; senza conoscere nulla del mondo delle corse e sono finito sul podio alla prima gara!

A casa sono stati tutti contenti?

All’inizio c’è stata tanta preoccupazione e tensione ma poi i risultati importanti hanno ripagato tutti i momenti di paura. I circuiti moderni hanno raggiunto altissimi livelli di sicurezza ed è un ottimo modo per soddisfare la propria passione lontano dai pericoli delle strade.

Nella sua terra chi ha creduto di più nelle sue capacità?

La famiglia, i veri amici ed io stesso: la determinazione mi ha spinto ad andare avanti anche in momenti difficili. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare gli amici delle aziende locali che hanno fatto il possibile per supportarmi; il mio è uno sport costoso e nonostante oggi gareggi nel mondiale supersport sono sempre alla ricerca di sponsor che mi permettano di fare il salto di qualità.

Ai giovani che sognano la carriera motociclistica cosa suggerirebbe?

Emergere nel motociclismo è davvero difficile. Un pilota professionista non può lasciare nulla al caso: guidare a 300 km/h è un lavoro che necessita di concentrazione e resistenza. Poi è fondamentale la passione, l’autostima e la volontà di fare sacrifici, che nel mio caso, hanno portato dei buoni risultati sportivi oltre a collaborazioni con aziende come  Bimota e Vyrus.

Chi ha il sogno di diventare motociclista, non deve mollare mai e credere con fermezza nelle proprie capacità.

Anche l’ispirazione conta, chi è il suo mito su 2 ruote?

Mi sono appassionato al motociclismo guardando le gare di Biaggi in 250. Tra i piloti di oggi stimo giovani talenti come Stoner e Lorenzo.

Può descrivermi la sua prossima gara?

La mia prossima gara sarà in Germania al Nürburgring. Purtroppo non ho mai corso in questo tracciato e quindi ci sarà l’handicap di dover apprendere il circuito mentre gli altri si concentreranno già per ottenere un buon tempo sul giro.

Quali sono i suoi obiettivi per il futuro?

Il mio futuro è ancora incerto, fino a 3 anni fa le squadre facevano di tutto per chiudere un accordo già in agosto/settembre ma ora la situazione è decisamente cambiata in quanto, come ho già detto, si fa fatica a reperire sponsor e quindi a pianificare la stagione successiva.

Complimenti per il recente ingaggio con il Team Kuja Racing; pare che quando un pilota sale su una nuova moto deve “metterla a posto”, che vuol dire? 

Si, ho da poco firmato con il Kuja Racing per terminare le ultime 5 gare di Mondiale superbike nella categoria Supersport. Quando si sale su una nuova moto bisogna fare un setup in base al proprio stile di guida e al circuito dove si svolge la gara e quindi si cerca di trovare un buon compromesso adattando la moto. Durante la stagione si svolgono giornate di test per trovare armonia tra moto, pilota e squadra ed essere competitivi.

Armonia e motori, la cosa tutto sommato non ci sorprende, ringraziamo Danilo Marrancone con l’augurio che trovi presto quell’armonia tra sé, moto e team che potrebbe regalargli le soddisfazioni che senza dubbio merita.

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