Stefano Lelii, tra palco e studio di registrazione

A cura di Virginia Ciminà
Vi parliamo oggi di questo giovane musicista e produttore musicale che inizia la sua carriera già alla tenera età di 17 anni con le sue prime esibizioni da bassista nei locali della zona, iniziando da li ad ottenere i primi ingaggi e le prime tournee.
Oltre alla musica, nasce sempre più forte in Stefano la passione per lo studio di registrazione e per tutte le sfumature del mondo musicale. Una passione così forte che lo porta a trasferirsi a Milano dove studia presso la SAE Institute e vi rimane per diversi anni per poi riportare nel 2008 a Nereto il bagaglio di esperienza accumulato.
Proprio qui a Nereto, Stefano Lelii trova la sua vera vocazione, aprendo, grazie alla preparazione datagli dalla SAE Institute e dalla Middlesex University con un Bachelor of Recordings Arts, lo studio di registrazione “La Baia Dei Porci”, cosi chiamato dalla località cubana dove nel 1961 sbarcò l’esercito statunitense appoggiato dalla CIA per rovesciare il governo di Fidel Castro. Uno studio messo a disposizione in tutto e per tutto alle giovani band che bussano alla sua porta con un’idea ed escono con un prodotto discografico a tutti gli effetti, per inseguire il proprio sogno di gloria e fama. Stefano, con occhi di riguardo al gusto artistico, cerca sempre di portare avanti la sua filosofia: “non essere un filtro discografico ma permettere a tutti di esprimersi e arrivare al grande pubblico”.
Con l’apertura dello studio, Stefano ha dato vita anche all’ associazione Udedi che raggruppa sei etichette discografiche indipendenti. In appena tre anni può già vantare una lista di produzione di 16 band, alcune delle quali già al secondo disco, con oltre 20 produzioni all’ attivo e ulteriori 5 Band che esordiranno nell’ arco del 2013.
Oltre alle produzioni discografiche, Stefano Lelii, organizza con successo da oltre sei anni, corsi di formazione di primo e secondo livello per Tecnico del Suono per i ragazzi della Provincia di Teramo, Ascoli e Fermo, creando così nuovi professionisti nel settore dello spettacolo.
Una metamorfosi dalla musica suonata alla musica prodotta che vede comunque Stefano esibirsi ancora con la nota band locale “I Pupazzi”, permettendogli di portare avanti quello che è stato il suo primo amore, il basso elettrico.