QUANDO IL CORPO DISEGNATO PARLA PER NOI
I tatuaggi come forma di comunicazione dalle origini primitive
a cura di Virginia Maloni*
La nostra è una Società in continuo cambiamento ed anche i modi di comunicare abbracciano tale dinamicità in diverse modalità. Una di queste è il tatuaggio come forma di espressione attraverso il corpo.
I tatuaggi raccontano l’evoluzione dell’adolescenza verso l’età adulta o rappresentano l’emergere di una volontà di narrazione nuova e indelebile? In entrambi i casi captano un’attenzione, rappresentano un’appartenenza ad un gruppo ma possono anche finire per riempire un vuoto identitario nella speranza che gli altri ci riconoscano in delle categorie (motociclisti, ragazze rock, tronista fico?) quando noi non ci vediamo o non riusciamo a determinarci, nella moltitudine di modi di essere e di voler essere.
I tatuaggi sottolineano il desiderio di sentire ed esprimere emotivamente qualcosa che non riesce ad uscir fuori facilmente; aiutano ad esorcizzare le paure; vengono utilizzati semplicemente per abbellirsi e seguire la moda o uno stile di vita del momento (molteplici sono i gruppi sui social network di persone che condividono uno stile nel vestire, la barba tagliata in un determinato modo a seconda se sono motociclisti o bar man di locali “in”).
Quella dei tatuaggi è tutt’altro che una moda contemporanea, le origini risalgono agli inizi della storia quando gli uomini delle caverne seguivano la pratica di contraddistinguere il proprio corpo con delle incisioni, tradizione che poi è stata tramandata e che si è evoluta diversamente in base ai popoli e a come questi si sono civilizzati ed emancipati nel tempo. Ecco allora che il significato psicologico dei tatuaggi parte da un bisogno ancestrale che porta con sé significati mistici, politici, eversivi, identitari o semplicemente rappresenta un accessorio decorativo, ma comunque tutto si muove da un bisogno psicologico proprio.In generale, l’ impulso psicologico che sta dietro a questa scelta sia che si tratti di giovanissimi o di adulti sembra essere una ricerca del proprio Io, della propria personalità. Nelle diverse epoche i tatuaggi hanno portato con sé uno schema comunicativo non verbale delle varie sub-culture: dal tratteggiare il passaggio dall’infanzia all’età adulta nelle tribù, ad essere “un marchio” con cui venivano segnati schiavi, prigionieri e prostitute, a rappresentare il modo attraverso cui i marinai si ricordavano i nomi delle donne che avevano conosciuto nei vari porti. Nell’attualità invece i tatuaggi sono un fenomeno di costume, una tendenza del momento a cui pochi sanno rinunciare. Cosa conservano i tatuaggi di oggi rispetto al passato? Sicuramente il potere straordinario e “medicamentoso” delle origini, una consueta modalità che può scaturire da un’esigenza di ribellione o dal desiderio di segnare un cambiamento personale della propria vita che sia radicale o del momento.
Il tatuaggio parte da un bisogno personale ma rappresenta un messaggio per gli altri, un modo di narrarsi e di essere ascoltati che può presentarsi in maniera colorata e allegra oppure assumere toni feroci e ribelli. Il tatuaggio diventa simbolo di forza e coraggio per molti giovani, un modo per sentirsi accettati dal proprio gruppo di coetanei e sentirsi meno soli. Il tatuaggio simboleggia la propria sessualità, una modalità diversa di esibire il proprio corpo con le proprie passioni. Insomma oggi è una “modalità indelebile di vestirsi”, che informa gli altri di una parte nascosta di sé che se venisse fuori con le parole o con i fatti non avrebbe lo stesso impatto di misteriosità e bellezza che ha quando qualcuno si interessa a noi chiedendoci cosa vuol dire? Quanti ci chiedono cosa proviamo o chi siamo? Il tatuaggio evoca la curiosità degli altri di saperne di più e oggi avere qualcosa di nascosto che per di più è anche di moda è un mix erotico-narcisistico a cui non si può rinunciare. Il significato simbolico è del tutto inconscio come le tavole del rorschach, ognuno ci vede quel che vuole proiettando parti di sé.
Come interpretare la scelta di un tatuaggio? E’ importante comprendere le ragioni profonde di una simile decisione, capire se si tratti di una scelta adulta e consapevole oppure di un messaggio d’aiuto, una richiesta profonda di partecipazione. Importante è assicurarsi che chi compie una simile scelta sia ben consapevole dei rischi e delle implicazioni a lungo termine che questa comporta.
Psicoterapeuta*
Bibliografia
Andrea Palmeri, Tatuaggio. Dalle origini ai giorni nostri, Massa, Eclettica, 2011,