FORNELLI D’ABRUZZO NEL REGNO DELLA REGINA

A cura di Anna Di Donato
Un dato assolutamente certo è che la Gran Bretagna ed in modo particolare Londra pullulano di ristoranti italiani, pizzerie, caffetterie e negozi che sponsorizzano il made in Italy. Meno scontata è invece la presenza di un ristorante abruzzese, il primo, stando ad una serie di ricerche di settore.
Aperto nel giugno 2012, in appena un anno è mezzo è riuscito ad abbattere le barriere di confine e a farsi strada in ambiente competitivo e saturo come quello londinese. Il proprietario, Emanuele Costantini, originario di Chieti, ha riassunto durante una piacevole intervista accompagnata da prosecco, i vari passaggi che lo hanno portato alla realizzazione del progetto.
Sono venuto a Londra circa sei anni fa, dopo un master all’European Business School, mi sono chiesto come mai nessuno avesse vagliato l’idea di un’attività che desse un accento innovativo per la comunità italiana presente sul territorio ed utile per chi, oltre mare, si occupa di rifornire i prodotti della nostra madre terra.
Quali sono i prodotti che vi giungono dall’Abruzzo?
La grande maggioranza arriva da lì. L’agnello, gli arrosticini da Villa Badessa, i salumi, i formaggi, la ricotta da Alanno, il tartufo, il primo sale e persino l’impasto fresco che poi qui utilizziamo per fare la pasta, 100% homemade.
L’80% dei vini viene anche da lì, Illuminati, Masciarelli, Pepe, Valle Reale, Valentini e molti altri, ognuno con un propri suppliers nel Regno Unito che si occupano dell’importazione. La merce arriva in aereo nell’arco di 3 ore e senza troppe difficoltà. La carne di manzo ed il pesce preferiamo acquistarli direttamente qui. Non sono di certo prodotti con marchio abruzzese.
Sappiamo che nell’arco degli ultimi mesi l’attività ha registrato un’impennata in termini di conoscenza e sponsorizzazione. Com’è andata?
Il tutto è iniziato con le prime recensioni positive postate sul web da Trip Advisor, il più famoso organo interattivo che permette di postare direttamente i commenti dei clienti e che in seguito ad una serie di analisi attribuisce una votazione, positiva o negativa, al ristorante in questione. Da lì siamo stati poi contattati da diverse istituzioni italiane ed i diversi incontri sono poi culminati nell’evento di dicembre 2013 che ha visto come ospiti Giamberardino, Presidente del consorzio dell’olio “CAPO” e Simonelli, Presidente della Camera di Commercio.
Cosa pensa la clientela inglese del nuovo arrivato?
Nel giugno 2013 il Guardian ci ha dati il suo 7 su 10 super inaspettato e nel prossimo numero dell’Evening Standard usciremo tra i Top 3 di carne allo spiedo a Londra. Belle soddisfazioni!!
L’incontro si conclude con un caloroso e casereccio grazie ai cuochi e a tutto lo staff (di cui uno in particolare di Villa Rosa) e l’anticipazione della presenza attiva del cuoco “abru-siciliano”di Terra Vergine all’evento del 14 Aprile organizzato dall’Italian Chamber of Commerce in Uk e che avrà per tema il Consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo.