“COSTA BLU”: Un marchio per rilanciare il litorale teramano
A cura di Pasquale Rasicci
Un paio di anni fa, in occasione della Fiera Internazionale del Turismo di Milano, presenti, tra gli altri, l’assessore al turismo della Provincia di Teramo Ezio Vannucci, il presidente della Provincia, Valter Catarra, il presidente della Regione Abruzzo, l’assessore al turismo del comune di Alba Adriatica, Marziale e tante altre autorità, fu presentato un nuovo marchio turistico per rilanciare e valorizzare la costa teramana.
Il lancio del marchio costituì soltanto il primo tassello di una vera e propria strategia di marketing territoriale, incentrata sulla promozione del “Prodotto mare” e dei punti di forza che nel tempo hanno reso la costa teramana una delle realtà turistiche più importanti d’Abruzzo. Sono 45 chilometri di costa che si snodano tra ampie e basse spiagge sabbiose. Sono sette centri costieri, collegati per un lungo tratto da una pista ciclo-pedonale e tutte insignite dal prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu. La costa può vantare cinquecento strutture tra alberghi, residence, camping e villaggi turistici.
Sono trascorsi circa due anni, ma della “COSTA BLU” poco si è parlato; nemmeno una cartolina Illustrata è stata realizzata. Nella presentazione l’assessore Vannucci aveva sottolineato che l’obiettivo doveva essere quello di rilanciare i temi storici delle sette località costiere e del Gran Sasso. Molto soddisfatto fu Giammarco Giovannelli, presidente provinciale Federalberghi. Disse che si trattava di un passo storico – politico provinciale per l’identificazione turistica nazionale della nostra costa. (Martinsicuro-Alba Adriatica -Tortoreto-Giulianova-Roseto degli Abruzzi-Pineto-Silvi Marina).