Sciopero lavoratrici Pap: confermato sevizio minimo garantito

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Sciopero lavoratrici Pap: confermato sevizio minimo garantito

Sciopero confermato e servizio minimo garantito, nonostante legalmente giovedì  i pazienti degli ospedali potevano rimanere senza cibo.

 

 

TERAMO La Filcams Cgil Teramo rende noto che, nonostante lo sciopero confermato per giovedì 15 dicembre, garantirà insieme alle lavoratrici e ai lavoratori il livello minimo dei servizi riguardo la
distribuzione dei pasti. Nonostante dal punto di vista tecnico e giuridico ad oggi ci sarebbero le
condizioni per far rimanere senza cibo i pazienti, le lavoratrici e i lavoratori degli appalti pubblici
degli ospedali garantiranno il servizio minimo. La scrivente Organizzazione Sindacale Filcams Cgil
Teramo aveva ricordato in Prefettura che, come la normativa prevede, sia l’azienda a comunicare i
livelli minimi dei servizi per garantire il servizio e il diritto allo sciopero. Non avendo ricevuto
alcuna comunicazione, la Filcams Cgil Teramo ha inviato Venerdì 9 una pec indirizzata all’azienda
Pap e al Prefetto per ricordare che la legge 146 del 1990 imponeva all’azienda 5 giorni prima di
comunicare all’Organizzazione Sindacale e alle lavoratrici e ai lavoratori come si traducono i livelli
minimi dei servizi. Nonostante tutte le accortezze che sono state intraprese la Pap Srl non si è
degnata e non si è preoccupata nemmeno di questo. Ossia di garantire un minimo di servizio che
consenta ai pazienti dei 4 presidi ospedalieri di non digiunare. Come Organizzazione Sindacale
abbiamo deciso, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di non procedere e di non attenerci alla legge
anche se, considerata la non comunicazione dell’azienda Pap, ci consentiva di far scioperare tutti e
di far rimanere senza cibo i pazienti della Asl di Teramo. Il senso di reponsabilità che ha sempre
contraddistinto l’azione sindacale e l’azione delle lavoratrici e dei lavoratori continuerà ad esserci,
nonostante si continua a registrare un atteggiamento incredibilmente irresponsabile e privo di
qualunque interesse verso stipendi e servizio da parte dell’azienda. Il 15 si sciopererà pur se al 50%,
ma come abbiamo annunciato questa volta non ci fermeremo più. Il 15 chiederemo all’assessora
regionale alla sanità della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, alla quale inviamo per conoscenza il
nostro comunicato sindacale, se è possibile che dentro gli Ospedali e le Case di Riposo lavoratrici e
lavoratori che garantiscono tutti i giorni il pasto ai pazienti e agli anziani possano essere trattati in
questo modo, possano lavorare senza ricevere lo stipendio. Se il 16 Dicembre non ci saranno nei
conti correnti delle lavoratrici e dei lavoratori tutti gli stipendi, continueremo lo sciopero e i sit-in
nelle giornate del 24 e del 25 Dicembre e continueremo ad oltranza fino a quando non verranno
restituiti dignità e rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori. Stessa sorte per le lavoratrici e i lavoratori
della Casa di Riposo, mentre per quanto riguarda i comuni di Alba Adriatica, Castelli e Morro
D’Oro annunciamo che il servizio potrà o non essere svolto o essere svolto in maniera molto ridotta.
Ma anche in questo caso, seppure formalmente potevamo non annunciarlo, vogliamo preallertare le
famiglie delle bambine e dei bambini interessati perché, nonostante anche in questo caso il
disinteresse dell’azienda nel preoccuparsi dei pasti dei bambini, continuiamo ad avere un senso di
responsabilità verso tutte le nostre comunità territoriali. Ci auguriamo che le comunità e le
istituzioni che le rappresentano (la politica e la Asl) non abbandonino lavoratrici e lavoratori che,

ancora una volta, dimostrano di avere molta più responsabilità dei propri datori di lavoro. Datori di
lavoro che non hanno sentito il bisogno di fare alcuna telefonata, che non hanno sentito il bisogno di
fare alcuna comunicazione scritta (se non in maniera tardiva e fuori tempo consentito dalla legge),
che non hanno sentito il bisogno di interloquire nonostante conoscono perfettamente la situazione.
Ricordiamo, inoltre, che la nostra Organizzazione Sindacale ha anche denunciato presso gli Organi
competenti situazioni di vere e proprie illeggitimità, quali la mancanza di personale (nell’Ospedale
di Sant’Omero a prescindere dallo sciopero c’è un problema di personale e non si sa se si è in grado
di garantire il servizio), la mancanza di fruizione delle ferie (c’è già depositata una denuncia
all’ispettorato perché la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori hanno buste paga con
accumulli importanti di ferie non godute), la scarsa attenzione che si ha riguardo la sicurezza sul
lavoro (abbiamo segnalato già gli innumerevoli problemi riguardo i luoghi di lavoro all’interno
delle cucine degli Ospedali). La Filcams Cgil Teramo non accetta più, come non è mai stata
accettata, alcuna scusa. Questa volta, come già abbiamo annunciato nelle sedi istituzionali, andremo
fino in fondo e dagli enti committenti vogliamo solo sentire soluzioni definitive che mettano fine a
questa triste e dolorosa vertenza. Lo meritano sempre le lavoratrici e i lavoratori, lo meritano ancora
di più lavoratrici e lavoratori responsabili e garanti di un servizio pubblico essenziale fondamentale.
Se oggi gli Ospedali della nostra Provincia funzionano è anche grazie a loro, se oggi le Case di
Riposo funzionano è anche grazie a loro, se oggi le mense delle scuole funzionano è anche grazie a
loro. Definiti eroi durante il covid, abbandonati e senza stipendio in appalti pubblici (pagati cioè
con le tasse di tutti i cittadini). Il 16 saremo a Pescara in sciopero e continueremo fino a quando non
sarà ripristinata la legalità negli appalti pubblici della provincia di Teramo.

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