assemblea cittadini Poggio Morello
I cittadini di Poggio Morello si oppongono alla realizzazione di una piattaforma per il trattamento dei rifiuti che sarebbe dovuta sorgere nella zona industriale di Poggio Morello.
Facciamo un breve excursus. Il Comune di Sant’Omero, dopo la convocazione del consiglio comunale del 10 marzo in cui si sarebbe dovuto parlare della realizzazione di una piattaforma alimentata da fonte rinnovabile fotovoltaica destinata al recupero e alla valorizzazione di materiali riciclabili provenienti da servizi di raccolta differenziata con approvazione convezione, ha poi successivamente ritirato il punto all’ordine del giorno e non approvato per “errore di battitura”.

Successivamente gli amministratori si sono adoperati nei giorni scorsi per incontrare i cittadini poggesi preoccupati e allarmati per i problemi derivanti dalla vicinanza dei rispettivi territori al sito di realizzazione, per spiegare loro che questa forma di discarica, in quanto luogo di solo passaggio e selezione di materiale, avrebbe portato sul territorio risorse economiche e possibilità occupazionali. Dopo un animato dibattito il sindaco Luzii e l’assessore Crala Gatti, facendosi carico delle richieste del territorio, ha assicurato che la variante al piano regolatore non si farà e che in sede di conferenza dei servizi il Comune dirà no al progetto.
A spiegare le criticità e le problematiche della realizzazione della piattaforma è stata Erica Celestini, ex assessore del Comune di Sant’Omero durante un’assembela cittadina tenutasi venerdi a Poggio Morello.

“Nel Comune di Sant’Omero da luglio fino ad oggi di questo progetto non ve ne è traccia- – dichiara Celestini- per cui è venuto meno la possibilità ad un cittadino di poter fare entro 45 giorni osservazioni o contestazioni al progetto. Abbiamo scoperto questo progetto dall’albo pretorio della Regione. Essendo poggese ed ex assessore del Comune mi sono sentita in dovere di informare i miei concittadini di tutto ciò che sarebbe potuto accadere se gli ammnistaori avessero approvato la delibera”.
Il territorio santomerese vanta già altre piattaforme di rifiuti: nel fondo valle Salinello, gestita dalla Poliservice, nella bonifica con la ditta Mincioni che ha una piattaforma per lo smaltimento della carta e plastica ed infine il vicino insediamento della porcilaia.
La ditta che ha presentato il progetto per la piattaforma è la Magis Energreen s.r.l. con sede legale ad Alba Adriatica che in base alla visura camerale risulterebbe inattiva e come oggetto sociale avrebbe l’esercizio di diverse attività tra cui il trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi. La piattaforma si sarebbe dovuta insediare in un capannone industriale nella zona industriale di Poggio Morello vicino alla Las Mobili . Questo impianto avrebbe dovuto raccoglierebbe 105 mila tonnellate di rifiuti l’anno.

“Le persone di questa società –continua l’ex assessore Celestini – sono due amministartori uno dei quali risiede ad Alba Adriatica,  l’altro socio arriva da Manoppello (Pe) un paese conosciuto per le vicende dei rifiuti. Spulciando le notizie sl web abbiamo scoperto che la persona è stato il legale della società Seab che ha una piattaforma simile a Chieti scalo, ancora attiva, nella quale in due anni ci sono stati 5 incendi accertati dolosi uno dei quali nel 2009 si è sviluppato per 3 giorni arrecando un danno salutare non indifferente in quella zona tant’è che l’Arta ha vietato il consumo dei prodotti agricoli alle zone vicine. La cosa stucchevole è che questa persona nel 2013 avrebbe subito una condanna in primo grado di 5 anni perchè in questa piattaforma si è scoperto dall’indagine “quattro mani” dei Carabinieri arrivavano dei rifiuti altamente pericolosi e tossici da tutta Italia. Sono stati condannati per frode fiscale nei confronti della Regione per mancato pagamento delle tasse”.
Sulla non approvazione del consiglio comunale per “errore di battitura” l’ex consigliere Celestini aggiunge: “ L’errore era nell’articolo 6 il quale menziona“il Comune di Sant’Omero procederà a conferire alla Magis Energreen alle correnti condizioni di mercato i rifiuti provenienti dalla propria raccolta differenziata. Sbagliato non si può fare perchè Sant’Omero fa parte dell’Unione dei Comuni econferisce i propri rifiuti alla Poliservice per cui questo era l’errore formale. Per fare questa cosa teoricamente il Comune sarebbe dovuto uscire dall’Unione dei Comuni”.
“Spulciando la convenzione- spiega Celestini- il Comune di sant’Omero dava parere favorevole affinchè questa piattaforma venisse realizzata perchè la Magis Energreen si impegnava a dare annualmente al Comune 100 mila euro. Possono sembrare tanti soldi ma c’è anche una incongruenza. In nessun tipo di progetto che abbiamo visionato non viene menzionato la temporaneità di questa attività”.

“Tra l’altro il Comune dice che questi 100 mila euro sarebbero stati utilizzati da parte dell’amministrazione per opere pubbliche e eventualmente per abbassare la Tares – conclude Celestini – anche questo purtroppo è falso perchè c’è una legge regionale che dice che quella somma non si può usare come si vuole ma deve essere usata per quella destinazione. Bisogna tenere gli occhi aperti perchè la la convenzione dice anche che questi soldi non saranno dati in caso di incendio, alluvioni provvedimenti amministartivi o giudiziari inibitori limitativi all’esercizio”.
I cittadini poggesi, nonostante il progetto sia stato respinto sono intenzionati a costituire un comitato cittadino.

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