L’IMPORTANZA DEI SOGNI PER IL BENESSERE PSICOLOGICO

A cura della Dott.ssa Simona Annunzi
L’uomo è sempre stato affascinato dai sogni e dal loro significato: la sensazione è che, essendo così misteriosi e apparentemente fuori dal controllo della nostra mente, celino qualcosa di importante e significativo. Il sogno è un immancabile accompagnatore delle nostre notti. Alcuni ricordano i propri sogni ogni mattina, con facilità; altri, invece, solo raramente trattengono le immagini dell’attività onirica oltre il risveglio.
C’è anche chi afferma di non ricordarli mai: più un sogno è carico emotivamente, più viene censurato. Ognuno di noi, tuttavia, sogna ogni notte, più volte: non è possibile non sognare. Secondo i più recenti studi a riguardo si sogna affinché il cervello possa svegliarsi da quella sorta di coma cui va incontro tutte le notti e per farlo, ha bisogno di impegnarsi in una minima attività che è appunto rappresentata dal sogno; l’attività onirica permette, in questo modo, di tenere attiva la mente. Ma vi sarebbe anche un altro motivo che spiegherebbe la necessità di sognare.
La motivazione è di natura psicologica e deriva da tutte quelle informazioni che bersagliano il cervello e che solo col sogno riusciamo ad elaborare, con il risultato di assistere al consolidamento della memoria a breve e lungo termine. Si sogna, infatti, tutte le volte in cui c’è un grosso carico emotivo o un momento di introversione; dunque il sogno deve essere visto come un mezzo per scaricare le tensioni psichiche della giornata. C’è anche un’ipotesi suggestiva: attraverso i sogni si dà vita a desideri che da svegli sarebbero difficili o impossibili da realizzare.
Il sogno rappresenta, in quest’ottica, la compensazione di fantasie e desideri rimasti incompiuti. I sogni rappresentano metafore che parlano dell’attualità psicologica di ciascuno e la comprensione del loro linguaggio è la via di accesso al loro significato. Inoltre, attraverso l’utilizzazione dei propri sogni è possibile creare un momento di ascolto e di riflessione su se stessi in grado di mettere l’individuo in contatto con quelle parti di sé meno coscienti.