La grotta Sant’Angelo di Civitella del Tronto

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grotta sant angelo

A cura di Pasquale Rasicci

Rifugio di Briganti e  Luogo di culto  scavato nella roccia

Sono  trascorsi  quaranta anni  da quando un gruppo di giovani archeologi  teramani, tra cui   Walter Mazzitti e  Delfino Cremonesi, decisero di  effettuare  una scavo archeologico  nelle grotte della montagna  dei Fiori, al confine tra le Marche e l’Abruzzo. Dopo uno  scavo  non molto profondo, emerse  lo scheletro  di una  gigantessa.  Giaceva composta, con le braccia incrociate sul petto  e una pietra sotto la nuca come un cuscino. Non una vera tomba, ma una sepoltura pietosa, come se qualcuno  avesse voluto nascondere in qualche modo la salma.

Lo scheletro risale al tardo Medioevo, fra il  1100 e il 1200. Esso  apparteneva ad una donna alta  2 metri  e 10, morta fra i 22 e 25 anni di  età,  forse vittima di un delitto. Come, in  quali circostanze e perché   non lo sapremo mai  con esattezza. Siamo davanti a un giallo  di sette  secoli fa.  Mazzitti riteneva che il bacino fosse quello di una donna. Il cranio presentava   i caratteri della femminilità. La donna   aveva 23 denti  con altrettanti  alveoli. Il cranio aveva subìto  un’operazione.  II  colpo  ricevuto  sul cranio aveva fatto entrare nella calotta cranica un ciuffo di capelli rossicci. La donna  aveva ricevuto un colpo brutale: chissà  se già morta o ancora viva . Della scoperta i ragazzi del gruppo archeologico  teramano  informarono  subito la Soprintendenza alle Antichità di Chieti  che all’epoca ha poi effettuato  tutti i necessari  interventi scientifici.

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1 thought on “La grotta Sant’Angelo di Civitella del Tronto

  1. Per ciò che riguarda la leggenda della gigantessa trovata in Grotta sant’Angelo, nei pressi di Civitella. Adesso, Roberto Carlini ha scritto un libro “Civitella del Tronto. Grotta Sant’Angelo. Storia e misteri svelati”, nel quale svela finalmente il mistero di questo ritrovamento, facendo luce su questo omicidio, chi lo fece, chi era la vittima, come e quando avvenne. Attraverso inoppugnabili documenti d’archivio, vengono così completamente ribaltate le precedenti ipotesi. Giusto per accennare, non era una donna, ma un uomo!

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