Frana Ponzano, al via la delocalizzazione a Santa Eurosia

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Frana Ponzano, al via la delocalizzazione a Santa Eurosia

E’ arrivato il momento di trasferire la proprietà delle aree di Santa Eurosia ai privati, consentendo loro di presentare i progetti e ricostruire le case

CIVITELLA “Era il 13 febbraio del 2017, non dimenticherò mai quel giorno e quelli che seguirono.
Correte, Ponzano sta franando… queste le parole incredibili che ci venivano riferite- scrive in un post la sindaca Cristina Di Pietro-  Immediatamente attivammo tutti i canali di soccorso, e quando arrivammo sul posto, ci rendemmo conto della catastrofe che si era abbattuta sulla nostra piccola frazione.
Ad attenderci i nostri cittadini, spaventati, i sacrifici di una vita in fumo.
Capii immediatamente una cosa, in quei luoghi non si sarebbe più potuto costruire e tanto meno ricostruire.
Iniziai immediatamente a chiedere alla Politica Nazionale, una norma speciale che inserisse Ponzano nel sistema di benefici, che le norme che erano state emanate per il sisma prevedevano. Il Parlamento ci dette il via libera.
Ho aspettato questo momento per molti mesi, l’ho immaginato e sognato in tante occasioni.
Finalmente è arrivato il momento di trasferire la proprietà delle aree di Santa Eurosia ai privati, consentendo loro di presentare i progetti e ricostruire le case. Le prossime scadenze sono: entro il 30 settembre 2022 presentazione dei progetti; entro il 30 dicembre 2022 esame dei progetti. Nel frattempo l’Amministrazione comunale provvedera’ all’integrale urbanizzazione dell’area.
Sono stati anni difficilissimi, nei quali è stato richiesto a me e all’intera amministrazione uno sforzo enorme per gestire le eccezionali problematiche del territorio, ma sapere OGGI di aver contribuito alla ricostruzione della nuova comunità di Ponzano mi rende una “ Persona Felice”.
Grazie a tutta l’Amministrazione comunale,al responsabile dell’U.T comunale Fabrizio Verticelli, al Comitato Ponzano 13 02, al direttore USR Vincenzo Rivera, al Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini.”
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