Alla Fortezza la mostra “Per Inciso”

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CIVITELLA Il prossimo 25 aprile alle ore 11  presso la Fortezza di Civitella del Tronto, verrà inaugurata la mostra “Per Inciso. Vittorio Manno, Angelo Rizzelli e la tradizione grafica italiana” a cura di Anthony Molino, in collaborazione con il Comune di Civitella del Tronto e i gestori della Fortezza, Soc. Integra e Soc. Pulchra. La mostra è dedicata alle incisioni di Manno e Rizzelli che, da quarant’anni portano avanti la “Grafica di via sette dolori” a Matera, una “scuola-bottega” dove si prende dimestichezza con le tecniche calcografiche, cui fanno capo maestri incisori di fama internazionale.

Per questa mostra, Vittorio Manno ha selezionato una serie d’incisioni in cui ha dato piena centralità alle composizioni ambientali e ai paesaggi urbani, e realizzando – nello stesso tempo – sullo stesso spazio dell’opera, delle impronte antropiche e immaginifiche. Angelo Rizzelli ha posto, invece, la sua attenzione sulle “geometrie fantastiche” assorbite dallo spazio, sui “campi semantici” del segno, sui contrasti di luce, sulla potenza della mente e sugli archetipi universali.
Si tratta di due ricerche creative, assai raffinate, in cui il medium è rappresentato sia dalla conoscenza della tecnica del linguaggio incisorio che dalla sua applicazione pratica sulla lastra di zinco, o di rame, e poi direttamente sul foglio di carta. È in questa fase dell’“elaborazione immaginifica” che i due incisori pongono – sullo stesso asse mentale e costruttivo – la mente, gli occhi e il cuore. Vittorio Manno pone attenzione, in particolare, ai tagli di luce e alle ombre. Angelo Rizzelli pone interesse, invece, alle sagome e alle forme. Le due ricerche si muovono su piani paralleli, che s’incrociano tra loro nella modulazione dei piani. E cioè: sulle altezze, sulle larghezze, sulle profondità e sugli spessori.
In questa maniera, questi due artisti manifestano il loro stile incisorio, che si riconduce a una “marca espressiva” comune. È quella che proviene da una stessa “matrice culturale” e da una medesima “identità creativa” che derivano, innanzitutto, dallo spirito del Salento: cui loro sono testimoni per opportunità di nascita. L’alternarsi, sfumato, delle luci e delle ombre – all’interno dello stesso spazio prospettico – riteniamo che sia stato scelto da Vittorio Manno per affermare la distanza che esiste tra l’idea e la realtà, tra la motivazione e l’attività concreta. Nelle opere di Angelo Rizzelli è presente invece – quasi in contrappunto con il suo collega incisore – il senso di una memoria che si fa storia futura, passando da un’interpretazione stoica della realtà materiale e da una destrutturazione delle forme del sogno.

Per l’inaugurazione interverrà Flavio Piermatteo, un giovane sassofonista pescarese di talento, cresciuto con la passione per il jazz.

La mostra sarà visitabile fino al 14 maggio.

 

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