Teramo, cardiologia, ablazione su una paziente con il cuore a destra

Una tecnica mininvasiva che, attraverso l’uso di cateteri inseriti per via venosa, consente di “bruciare” i circuiti elettrici anomali
TERAMO La paziente, una donna aquilana di 65 anni, soffriva da tempo di fibrillazione atriale parossistica, una delle aritmie cardiache più comuni, che può compromettere seriamente la qualità della vita e aumentare il rischio di ictus. Dopo le opportune valutazioni cliniche, è stata ricoverata nel reparto di Cardiologia/Utic e sottoposta ad ablazione, una tecnica mininvasiva che, attraverso l’uso di cateteri inseriti per via venosa, consente di “bruciare” i circuiti elettrici anomali responsabili dell’aritmia.
L’intervento è durato circa due ore e si è concluso con successo, senza complicanze. La paziente è stata dimessa già il giorno successivo ed è in ottime condizioni cliniche.
La Cardiologia di Teramo si conferma, fra l’altro, all’avanguardia nel trattamento delle aritmie, potendosi avvalere tra gli altri di interventi come le ablazioni a raggi 0, cioè totalmente senza radiazioni, e di impianti di pacemaker leadless (senza fili) di ultima generazione.