RITROVATO A CIVITELLA DEL TRONTO IL BOT PIU’ ANTICO D’ITALIA

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Trovato un Bot del 1862 nel museo Nact. Ora il titolo potrebbe  valere 40 mila euro

Correva l’anno 1862 quando fu istituto il debito pubblico, non quello che conosciamo, ma un vero e proprio buono ordinario del tesoro, un modo per investire i propri soldi e nel contempo aiutare lo Stato a sanare il proprio debito. Tra le tante persone che decisero di acquistare questo titolo ci fu anche l’Intendente Bernardo Scesi che ne prese uno da 125 lire al tasso del 5%. Come tutti i frutti maturano solo nel tempo, così fu messo da parte. Il Bot è rimasto “nascosto” fino a qualche tempo fa, quando il trisnipote Guido Scesi intento a sistemare, con due suoi tirocinanti, i documenti di famiglia, fra le tante carte vede spuntare il Bot. Quasi certamente si tratta del Bot più antico d’Italia. Il titolo potrebbe valere 40 mila euro.
“Una bella sorpresa” ha dichiarato Guido Scesi, direttore del museo NACT, “di certo non pensavo che nelle undici casse di documenti visionate potesse mai esserci un Titolo di Stato, e di sicuro così antico. Mi sono rivolto all’Agitalia per avere delucidazioni in merito”.
Ora non resta che aspettara di sapere se realmente il titolo sia esigibile, in qualsiasi caso il museo acquisirà uno dei titoli piu’ antichi d’Italia.

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1 thought on “RITROVATO A CIVITELLA DEL TRONTO IL BOT PIU’ ANTICO D’ITALIA

  1. Leggendo il titolo sembra piu’ un buono del tesoro poliennale (btp) , avendo lo stesso un flusso cedolare, che un bot.

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