Esenzione Tasi Colonnella, Pd: “Avvantaggia solo chi ha più immobili”

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Esenzione Tasi Colonnella, Pd "Avvantaggia solo chi ha più immobili"

“Il fatto che a Colonnella la Tasi non si paga, è stato oggetto di vanto e spacciato come un risultato straordinario, ma la realtà non è esattamente questa”.

COLONNELLA “Parliamo di tasse, argomento non molto gradito, ma vogliamo informare e  raccontare un differente punto di vista- dichiara Ivano Di Benedetto, pd Colonnella-  Da circa venticinque anni siamo abituati a leggi e disposizioni cucite su misura per alcuni, le famose leggi “ad personam”.Vale la pena quindi fare luce su alcune recenti dichiarazioni del sindaco. Parliamo della TASI, abbreviazione della Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita nel 2014. Riguarda i servizi comunali rivolti omogeneamente a tutta la collettività che ne beneficia, come ad esempio la manutenzione stradale, la manutenzione del verde, l’arredo urbano o l’illuminazione pubblica. L’aliquota può variare dal 1 per mille fino al 2,5 per mille. Il tributo è calcolato sulla base imponibile della rendita catastale dell’immobile. Il fatto che a Colonnella la TASI non si paga, è stato oggetto di vanto e spacciato come un risultato straordinario, ma la realtà non è esattamente questa. La TASI dal 2016 non si paga più sull’abitazione principale e sui terreni agricoli”.

“Nuovo comma 669 (in vigore dal 01/01/2016). Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati e di aree edificabili, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli e dell’abitazione principale, come definiti ai sensi dell’imposta municipale propria di cui all’articolo 13, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9»

L’esenzione totale quindi non va a beneficio della maggioranza dei cittadini, ma avvantaggia pochi fortunati proprietari di molti immobili o terreni non identificati come agricoli. Ad esempio non far pagare la TASI su abitazioni con classificazione catastale A/1, A/8 e A/9 (rispettivamente: Abitazioni di tipo signorile, Abitazioni in ville, Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) riteniamo sia un errore, perché questi proprietari si presume abbiano maggiori possibilità e risorse per pagare le tasse, rispetto alle persone comuni. In fondo non viviamo a Portofino o in Costa Smeralda dove ci sono i plurimiliardari, almeno fino ad ora, invece per convenienza, si è scelta l’esenzione totale della tassa.

Questo porta indiscutibilmente dei benefici, come detto, non a chi possiede una sola casa, ma a chi possiede molte proprietà (case, terreni, capannoni ecc.).

C’è un’altra cosa che incuriosisce, in provincia di Teramo, Colonnella è probabilmente l’unico o tra i pochi comuni che non applicano la TASI, c’è da farsi almeno una domanda: i comuni che applicano l’imposta, sono governati da sindaci incompetenti che amano succhiare il sangue ai loro cittadini, oppure con queste risorse offrono servizi e manutenzioni efficienti sul territorio?

La TASI tassa le proprietà, l’addizionale IRPEF tassa il reddito, al dipendente viene detratta direttamente sulla busta paga e non può ovviamente evaderla, l’evasore che riesce a nascondere il reddito fa festa.

E’ evidente che in una famiglia in cui lavorano diverse persone pagheranno più tasse con l’addizionale IRPEF che con la TASI. Un esempio pratico; una famiglia con casa di proprietà e due persone che lavorano, a Colonnella con l’addizionale Irpef allo 0,8% paga circa 270 euro l’anno, addebitate su normalissime buste paga. In un altro comune (es. Corropoli) dove la TASI si paga normalmente, che però ha l’addizionale Irpef più bassa allo 0,5%, nella stessa situazione, la famiglia risparmierebbe circa 110,00 euro l’anno, dato che sulla prima abitazione di proprietà la TASI non si paga. Qualcuno con l’esenzione TASI trae vantaggi notevoli, inutile sottolineare che siamo presenza di un conflitto d’interessi abbastanza palese.

Scelte politiche di questo genere da parte della maggioranza sono legittime, quello che è  discutibile, è che si voglia far credere che queste misure siano nell’interesse della maggioranza dei cittadini, mentre sono solo esclusivamente a vantaggio di chi ha molte proprietà immobiliari”.

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