BONTA’ SULLE PUNTE… D’ASPARAGO

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Di Valeria Conocchioli

asparagi-proprietà-nutritive È tornata la bella stagione e, con essa, si riapre la tanto attesa caccia… agli asparagi selvatici. Basta veramente poco per trascorrere un pomeriggio diverso: una bella passeggiata tra campi e boschi alla ricerca di questa prelibatezza che fa gola a molti. Pianta dalle antichissime origini mediterranee e asiatiche, l’asparago è conosciuto fin dal passato nella sua variante spontanea. È stato un alimento molto presente nelle mense dei Greci e dei Romani a tal punto da essere citato, come cibo raffinato, nelle opere di importanti autori classici. Attualmente la varietà più consumata è quella coltivata e quindi facilmente reperibile in commercio. Ottimo e dal gusto più deciso è però proprio l’asparago selvatico che cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee. La pianta ha radici che producono germogli (le caratteristiche punte) che dovrebbero essere raccolti non appena spuntano dalla terra, perché più teneri e meno legnosi. I loro lunghi steli verdi si trovano in genere seminascosti ai bordi di radure, nei pascoli incolti e nei boschi. Si distinguono dalle varietà coltivate per il sottile stelo e per il gusto più intenso e a tratti amarognolo.

Ricchi di fibre, vitamine e minerali, sono molto apprezzati per le presunte proprietà diuretiche, antinfiammatorie, antiossidanti e depurative, esaltate soprattutto attraverso i decotti.

Possono essere consumati nei più svariati modi, sia crudi che cotti. Ideali da aggiungere freschi ad insalate o, in alternativa, semplicemente bolliti e conditi con olio, limone e sale. Sono spesso l’ingrediente principale di frittate, risotti, minestre, zuppe e vellutate. Ottimi anche conservati sott’olio così da poter essere gustati in tutte le stagioni.

Sono molti coloro che, a primavera, riscoprono questo gustosissimo alimento, ma non bisogna dimenticare di agire sempre nel pieno rispetto della natura, cercando di non danneggiare la pianta madre. In proposito, diverse regioni italiane si sono dotate di appositi regolamenti per disciplinare in modi e quantità questa raccolta. Esiste inoltre un’antica credenza secondo la quale da un asparago ben estirpato se ne produrranno altri dieci. Forse vale la pena provarci!

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