416 MILIONI DI EURO DALL’EUROPA PER L’ABRUZZO IN TRANSIZIONE

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The-The-European-CommissionLa nostra regione potrà contare su finanziamenti per sviluppo e produzione

 A cura di Alessandra Di Giuseppe

 L’Europa, sotto l’aspetto legislativo e politico-economico, ci appare distante, difficile da comprendere.

La conoscenza dei Fondi Europei, diretti ed indiretti, è fondamentale per chi, imprenditori ed enti locali, abbia interesse ad accedere ai sostegni previsti.

I Fondi Europei si distinguono essenzialmente in due tipologie:

  • diretti, ovvero i fondi gestiti dalla Commissione Europea tramite le Direzioni competenti ed assegnati direttamente ai singoli. Sono caratterizzati da una maggiore competizione, mentre i progetti sono meno complessi rispetto ai fondi strutturali.
  • indiretti o strutturali, vengono erogati dalla Commissione Europea non ai singoli, ma a istituzioni nazionali e regionali degli Stati membri che gestiscono i fondi e ridistribuiscono i finanziamenti sul territorio ai beneficiari.

I finanziamenti diretti previsti per la programmazione 2014 – 2020 sono consultabili sul sito http://www.finanziamentidiretti.eu/?p=1777 .

I finanziamenti strutturali sono gestiti dalla Regione e su di essi vale la pena soffermarsi maggiormente.

Il 16 aprile 2014 è stata siglata l’intesa sulla proposta di accordo di partenariato per il periodo 2014-2020 che porterà nelle casse regionali 416,8 milioni di euro.

La regione Abruzzo (insieme alla Sardegna ed al Molise) rientra nella categoria delle Regioni in transizione (con PIL pro capite compreso tra il 75% ed il 90% della media UE), una nuova categoria che necessita di una specifica politica di coesione per incrementare sviluppo e produzione, che si colloca a metà tra le Regioni più sviluppate (con PIL pro capite inferiore al 75% della media UE) e le Regioni meno sviluppate.

Per il 2014-2020 la Proposta del Quadro Strategico Comune prevede l’applicazione di un’unica serie di norme armonizzate nei cinque Fondi strutturali:

  1. FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)
  1. FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)
  1. FONDO DI COESIONE
  2. FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR)
  3. FONDO EUROPEI PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA (FEAMP)

Una scelta innovativa rispetto alle esperienze precedenti è la specializzazione del Fondo Sviluppo e Coesione nel finanziamento delle grandi opere infrastrutturali, in particolare nei settori dei trasporti e dell’ambiente, mentre i Fondi strutturali investiranno esclusivamente sulle imprese e sulle aree territoriali, sulle persone e sulle infrastrutture leggere.

Come accedere ai fondi strutturali:

Il primo passo è individuare la modalità di accesso che un fondo prevede. La proposta progettuale deve coincidere con gli obiettivi previsti dal bando nonché con i costi ed i benefici collegati al progetto stesso.

I bandi sono indetti dalla Regione in base ai Tavoli di Parternariato, ai quali partecipano le parti sociali per esprimere le proprie esigenze. I bandi sono reperibili sui siti delle singole Regioni.

Di fondamentale importanza è lo studio del documento programmatico del fondo, che definisce gli obiettivi che l’Ente intende perseguire e permette i conoscere ex ante i principi della fase di selezione.

Di seguito un breve elenco dei principi di base da applicare alla gestione dei progetti sostenuti dai fondi strutturali:

–          redigere per tempo proposte di progetti ben studiate

–          chiedere consiglio alla autorità di gestione nella fase iniziale della stesura del progetto

–          programmare le azioni in maniera dettagliata

–          utilizzare strumenti adeguati per avere tutte le informazioni necessarie ed una panoramica aggiornata dell’avanzamento del progetto

–          rispettare le scadenze

La procedura di domanda per un progetto per accedere ai fondi europei varia da regione a regione.

Il sito della Commissione pubblica esempi reali di domande di finanziamento da utilizzare come modello (http://ec.europa.eu/enerprise/policies/sme/regional-sme-policies/applicationexamples).

 

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