Nereto, Anpi replica a sindaco:”Equiparare fascismo e antifascismo è aberrante”

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Nereto, Anpi replica a sindaco:"Equiparare fascismo e antifascismo è aberrante"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente ANPI Val Vibrata,  Avv. Francesco Antonini che replica al sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi sulla questione relativa all’intitolazione di una via a Giorgio Almirante. 

 

Egregio Signor Sindaco di Nereto,

è aberrante che un Primo cittadino possa pensare di superare le contrapposizioni ideologiche ritenendo che

possono essere messi sullo stesso piano il fascista e l’antifascista, ovvero ritenendo che chi ha dato la vita e

speso le proprie energie e impegno ideali contro la dittatura fascista possa essere posto sullo stesso piano di

chi, viceversa, ha esercitato ruoli significativi nell’ambito del deposto regime, inneggiando al razzismo, e poi,

dopo essersi reso protagonista quale fucilatore di partigiani, ha organizzato nell’Italia democratica un partito

dichiaratamente idealmente legato a quel regime stesso.

Il cordoglio che si esprime ad un funerale, rendendo omaggio alla salma, non sta a significare o a sugellare

pacificazione e superamento dell’antitesi tra antifascismo e fascismo.

Il superamento della contrapposizione avviene quando realmente tutti, in primis gli amministratori, facendo

propri nel profondo i principi ed i valori della Carta Costituzionale, si dicono fermamente antifascisti; fino ad

allora regna l’equivoco e, come sta accadendo con la Sua Amministrazione, si perviene all’aberrante

equiparazione.

Ricordiamo ad Ella ed a noi tutti che il Segretario del PCI Palmiro Togliatti, protagonista della lotta clandestina

al fascismo ed artefice della creazione del CLN che ha dato vita ai nuclei partigiani in tutta Italia, ha contribuito

alla stesura della nostra meravigliosa Carta Costituzionale insieme agli altri padri costituenti Alcide De Gasperi

(segretario Democrazia Cristiana), Bernardo Mattarella (esponente di spicco della DC e padre dell’attuale

Presidente della Repubblica) , Giuseppe Saragat (Partito Socialista Italiano), Pietro Nenni (Segretario Partito

Socialista Italiano), Concetto Marchesi (Partito Comunista Italiano) e Piero Calamandrei (Partito d’Azione);

mentre il sig. Almirante non l’ha mai riconosciuta come propria definendo come “bastarda” la Repubblica

sorta da quella Carta.

Ricordiamo ad Ella ed a noi tutti che il MSI, proprio in quanto non rinnegava le radici ed i legami con il deposto

regime fascista e non riconosceva valenza alla Resistenza quale lotta di Liberazione, non si è mai riconosciuto

nella nostra Carta Costituzionale proprio in quanto questa fondava le proprie origini, in termini di principi e

valori, nella medesima Lotta di Resistenza.

Ricordiamo ad Ella ed a noi tutti che quella stessa Carta Costituzionale, proprio in quanto risultato della

straordinaria convergenza delle forze che avevano dato vita alla Lotta di Resistenza, prevede solo la

disposizione (XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana) che vieta la ricostituzione del

partito fascista, conseguendo, da ciò, sul piano legislativo, il divieto di apologia del fascismo: questo fino a

quando ha efficacia questa Carta Costituzionale!Ricordiamo ad Ella ed a noi tutti le parole pronunciate da Aldo Moro nella seduta dell’Assemblea Costituente

del 13 marzo 1947: “Non possiamo in questo senso fare una Costituzione afascista.. Non possiamo

dimenticare quello che è stato, perché questa Costituzione emerge da quella resistenza, da quella lotta, da

quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme sul fronte della resistenza e della guerra

rivoluzionaria ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremi della

dignità umana e della vita sociale.

Ricordiamo ad Ella ed a noi tutti che essere Primo cittadino vuole dire avere rispetto della storia di una

comunità e nella storia della comunità neretese, così come in quella del resto del Paese Italia, il sig. Almirante

e la sua organizzazione non hanno avuto mai riconoscimento alcuno.

Ricordiamo ad Ella, ma soprattutto a tutti i Neretesi, che, non più tardi dello scorso 25 aprile 2023, il Sindaco

di Nereto in una nota indirizzata all’ANPI Val Vibrata, verso cui oggi prova imbarazzo per il solo fatto di chiedere

di evitare la intitolazione di una via pubblica ad un fascista, ricordava che “La Resistenza fu un moto eroico di

dignità, coraggio e fratellanza umana, in cui il Paese, con le sue diverse culture popolari, socialiste,

comuniste e liberali, si è unito contro la violenza ed il sopruso nazifascista. Sacrificio che ha posto le basi

della nostra Costituzione ed ha indicato in tutta Europa la via della democrazia, dell’integrazione e di una

pace duratura… La Resistenza ha rappresentato un movimento di liberazione, una lotta politica di

fondazione della Democrazia e della Pace”; cosa è accaduto a distanza di neppure un anno Sindaco?

Il Sindaco di Nereto in quella nota ha tenuto ben distinti chi ha combattuto per la Libertà e chi quella libertà

l’aveva umiliata e negata ed ha informato i propri cittadini che non possono essere in alcun modo

equiparati.

Se la Resistenza è stata un moto eroico di dignità, coraggio e fratellanza umana, in cui il Paese, con le sue

diverse culture popolari, socialiste, comuniste e liberali, si è unito contro la violenza ed il sopruso

nazifascista, che senso ha intitolare una Via pubblica a colui che negli anni del Ventennio è tra i firmatari

del Manifesto della Razza e non ha mai rinnegato la propria adesione al fascismo!

L’aberrazione è intitolare una Via pubblica ad un fascista!

ANPI Val Vibrata

Il Presidente Avv. Francesco Antonini

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