Hamas: “Israele viola accordo su tregua e lo mette a rischio”. Oggi rilascio di 14 ostaggi

0
Hamas: “Israele viola accordo su tregua e lo mette a rischio”. Oggi rilascio di 14 ostaggi

(Adnkronos) – "Da parte di Israele ci sono state molte violazioni dell'accordo" con Hamas entrato in vigore ieri e che prevede una tregua di quattro giorni mentre avviene uno scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. Lo ha dichiarato il consigliere del capo dell'ufficio politico di Hamas, Taher al-Nunu, ad Al Jazeera, sottolineando che in questo modo ''Israele mette a rischio l'accordo''. Ma nel giorno in cui una delegazione del Qatar è arrivata in Israele, al-Nunu ha anche affermato che Hamas è ''aperto alle proposte dei mediatori e siamo pronti a esaminare nuovi accordi''. La delegazione inviata a Tel Aviv dal Qatar, che ha un ruolo di mediazione chiave tra Hamas e Israele, avrebbe come obiettivo proprio quello di discutere i termini dell'accordo e i suoi sviluppi. Ad al-Jazeera, l'esponente di Hamas ha detto che Israele non ha rispettato gli accordi relativi al rilascio dei prigionieri e all'ingresso dei camion con gli aiuti umanitari nella Striscia. "Se Israele non si impegna a fornire aiuti al nord di Gaza, mette a rischio l'intero accordo", ha affermato al-Nunu, aggiungendo che "Israele ha anche violato l'accordo facendo aprire il fuoco ai soldati in diverse località, provocando la morte di due persone". Saranno 14 gli ostaggi israeliani che verrano rilasciati oggi da Hamas, tra cui otto bambini, e 42 i detenuti palestinesi che lasceranno le carceri di Israele. Lo riferiscono funzionari israeliani nel secondo giorno di tregua. Il Servizio penitenziario israeliano ha spiegato di aver ricevuto la lista dei 42 prigionieri palestinesi, sia maschi sia femmine, che sono stati individuati in base ai termini dell'accordo che prevede uno scambio nel rapporto di tre a uno. Per questo, in cambio saranno liberati 14 ostaggi nelle mani di Hamas dal 7 ottobre. Tra i 13 israeliani rilasciati ieri, solo quattro erano bambini e le altre donne. Il 7 ottobre Hamas e altre fazioni attive nella Striscia di Gaza hanno rapito circa 240 persone, tra cui circa 40 bambini. I cinque ostaggi israeliani rilasciati ieri e ricoverati nel Centro medico Wolfson sono ''in condizioni mediche stabili'', ha reso noto lo stesso Centro medico in una nota. I pediatri del centro medico Schneider hanno quindi giudicato ''buone'' le condizioni di salute dei quattro bambini israeliani rilasciati ieri, così come anche delle quattro donne liberate con loro. I bambini si trovano ora riuniti insieme alle loro famiglie in ambienti dedicati del centro medico Schneider, supportati da squadre di psicologi e medici. Lo riporta l'emittente N12. Quattro dei dieci cittadini thailandesi che sono stati rilasciati ieri non erano stati ufficialmente elencati come rapiti, ha dichiarato il ministero degli Esteri di Bangkok, spiegando che sono ancora venti i cittadini thailandesi che risultano rapiti. I dieci cittadini tailandesi liberati sono stati identificati come Natthawaree Moonkan, Santi Boonphrom, Boonthom Phankhong, Mongkhol Phajuabboon, Withoon Phumee, Wichai Kalapat, Bancha Kongmanee, Buddee Saengboon, Uthai Thunsri e Uthai Sangnuan. I cittadini americani non dovrebbero far parte del secondo gruppo di ostaggi rilasciati sabato. Lo riferisce la 'Cnn' che cita un funzionario statunitense sottolineando che tuttavia la Casa Bianca resta "fiduciosa" sul fatto che i tre cittadini americani dovrebbero essere rilasciati nei prossimi giorni. "Il presidente ha assicurato il rilascio di due cittadini americani in vista poi di un più ampio rilascio di ostaggi. Siamo all'inizio del processo che vedrà almeno 50 donne e bambini rilasciati durante la prima fase dell'accordo", ha detto un funzionario della Casa Bianca. "Siamo fiduciosi che ci saranno tre donne e bambini con doppia nazionalità, che sono cittadini americani. Questo si svolgerà nei prossimi giorni. Non commenteremo i singoli casi mentre il processo è in corso". La tregua di quattro giorni, entrata in vigore alle 7 di ieri mattina ora locale, può potenzialmente essere estesa di un giorno in più per ogni gruppo di altri 10 ostaggi liberati da Hamas. Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane, il colonnello Avihai Adrei, ha intanto ribadito questa mattina l'appello alla popolazione della Striscia di Gaza chiedendo loro di non tornare al nord dell'enclave palestinese approfittando della tregua. In un videomessaggio diffuso attraverso i social, Adrei ha detto "spostatevi a sud di Gaza City. Non cercate di spostarvi verso il nord della Striscia di Gaza. Non è consentito entrare in mare. Non è consentito avvicinarsi a meno di un chilometro dal confine. Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni". Per la prima volta dall'inizio della guerra vengono oggi distribuiti aiuti umanitari alla popolazione palestinese nel nord della Striscia di Gaza. Lo conferma l'Ocha, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa degli affari umanitari. La distribuzione degli aiuti era stata finora impedita a Gaza City e nel nord dell'enclave palestinese perché considerata zona di guerra. Le Nazioni Unite stanno quindi distribuendo aiuti a quelle persone che si erano nascoste negli ospedali e nelle scuole. Scattano intanto in mattinata le sirene di allarme per il sospetto ingresso in Israele di droni sono suonate questa mattina nel nord del Paese, al confine con il Libano. Lo ha reso noto il comando interno delle Forze di difesa israeliane (Idf) aggiungendo poi che ''l'incidente è finito''. Una delegazione ristretta del Qatar è arrivata in Israele per far progredire il rilascio degli ostaggi ed assicurare la realizzazione dell'accordo raggiunto. Secondo quanto riporta il sito di Haaretz, una fonte diplomatica ha spiegato che "il team del Qatar è arrivato per coordinare le parti sul terreno e le controparti a Doha con l'obiettivo di assicurare che l'accordo continui a progredire senza problemi e discutere altri dettagli sull'accordo in corso".  Questa mattina i media israeliani avevano dato la notizia che un jet privato del Qatar, proveniente da Cipro, era atterrato all'aeroporto internazionale di Ben Gurion, a Tel Aviv. Il Qatar, che ha stretti legami con Hamas, ha svolto un ruolo chiave, insieme all'Egitto, nel mediare la tregua, con lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.  E' un appello alla comunità internazionale, al ''mondo'' perché ''sostenga la causa palestinese e stia dalla parte dei palestinesi'' quello rivolto da Hamas nel secondo giorno di tregua. ''Va fermato il genocidio a Gaza'', ha aggiunto Hamas, affermando che ''vanno riconosciute le responsabilità dell'occupazione che commette il crimine di uccidere i bambini, i civili''. Oggi sono stati 17 i palestinesi feriti trasferiti in Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo rendono noto fonti del governo egiziano alla Cnn, specificando che dalla parte egiziana del valico sono passati 340 camion di aiuti che però non avrebbero ancora raggiunto Gaza perché devono passare prima i controlli degli israeliani. Tra questi camion vi sono sette autocisterne per il carburante e quattro per il gas.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Condividi e seguici anche su :

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *