CONSACRATI A MARIA SANTISSIMA E SAN GIOVANNI PAOLO II

Giulianova e Tortoreto salutano il quarantennio della Chiesa di San Pietro Apostolo e l’intronizzazione delle reliquie del Papa più amato
a cura di Marco Calvarese
L’estate cattolica della costa teramana ha un filo conduttore che mai negli anni si è reciso e neppure leso, ogni anno puntualmente rinforzato dalla fede, dalla devozione e dalla tradizione popolare dei luoghi dove si onora la figura di Maria Santissima attraverso riti religiosi e ludici che richiamano numerose persone.
Particolarmente sentite in questa stagione 2014, i festeggiamenti svoltisi nella parrocchia della Natività di Maria Vergine di Giulianova Lido, in onore di Maria Santissima del Portosalvo, e in quella del Sacro Cuore di Tortoreto Lido, in onore della Madonna del Mare Assunta in cielo, entrambe segnate da un momento rilevante e storico: il quarantennio della consacrazione della chiesa San Pietro Apostolo a Giulianova e l’accoglienza e solenne intronizzazione delle reliquie di San Giovanni Paolo II a Tortoreto. Bisogna tornare indietro nel tempo fino agli Anni Trenta per comprendere la storia della chiesa giuliese, fortemente voluta da don Raffaele Baldassari parroco dell’allora Borgata Marina per accogliere i sempre più numerosi e crescenti fedeli. Un sogno portato avanti con fede e insistenza per 30 anni ma realizzato da don Ennio Lucantoni che, dopo aver superato numerose traversie, il 16 agosto 1964 posa la prima pietra assieme al suo predecessore e l’allora vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Stanislao Amilcare Battistelli. Bisogna attendere però il 1969 per vedere l’inizio dei lavori che termineranno 5 anni dopo, permettendo che la cerimonia solenne di consacrazione a San Pietro Apostolo si svolga il 29 giugno 1974, presieduta da Abele Conigli, vescovo della diocesi di Teramo-Atri.
Quaranta anni dopo quella storica consacrazione, don Ennio Lucantoni, parroco della Natività di Maria Vergine, è tornato ad invocare il Signore per “un nuovo inizio che risponda alle sollecitazioni del Santo Padre e al piano pastorale della nostra Diocesi …una nuova stagione di fede, speranza e carità, come un nuovo innesto nell’albero fruttifero di Gesù”. Con il cuore in mano il sacerdote si è rivolto ai fedeli confessando come “il Signore mi è stato vicino e mi ha dato forza; ma possiamo dirlo tutti che ci è stato vicino e ci ha dato forza ed ora continua a camminarci affianco per un nuovo inizio urgente nella nostra comunità parrocchiale” e, ripercorrendo la storia, ha aggiunto quanto sia stato importante il contributo di quella provvidenza che, attraverso i vescovi, i sacerdoti ed i benefattori, gli sono restati vicini. “Quarant’anni or sono il Signore manifestò la sua particolare vicinanza nella realizzazione di questo tempio materiale che per me, giovane ed inesperto, sembrava uno scoglio insormontabile”. L’edificazione a Giulianova della chiesa consacrata a San Pietro è coincisa in passato con un nuovo inizio nella vita di fede, scandito da una fioritura di giovani attirati da Gesù soprattutto attraverso Comunione e Liberazione e don Giussani che hanno segnato un forte slancio missionario e la fioritura di molti movimenti ed associazioni quali Azione Cattolica, Cursillos, Scouts e tante altre. “Il segreto della vitalità pastorale è la preghiera, la testimonianza di tante anime buone …il Signore mi ha fatto incontrare tanti Santi, nella vita ordinaria vissuta in modo straordinario …nomi fissi nel cuore …continuano ad intercedere per noi”. Anche nelle parole del vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Michele Seccia, si è letta la gioia nel celebrare l’anniversario della consacrazione di una chiesa, un modo per aggiungere forza all’essere Chiesa di mattoni vivi ispirata alla solidità di Pietro ma anche missionaria pronta a testimoniare e annunciare come fatto da Paolo. “Noi pietre vive ci sentiamo impegnati come Pietro e Paolo, disposti ad andare lontano, non solo geograficamente ma soprattutto culturalmente? Il segno della Croce è il segno della vittoria del bene sul male, di Dio che ama gli uomini …le pietre si mettano in cammino e diventino concretezza nel bisogno, presenti nel mondo non come maggioranza ma come lievito …amore, solidarietà, riconciliazione, questi i doni che dobbiamo fare per costruire ponti e non confini”.
Una data, quella del 29 giugno, che da oggi accomuna la storia della parrocchia giuliese a quella del Sacro Cuore di Tortoreto, dove proprio nella stessa data si è svolta nella chiesa di Santissima Maria Assunta l’accoglienza delle reliquie di San Giovanni Paolo II. “La nostra comunità oggi è in festa perchè abbiamo creato un piccolo Vaticano nella nostra parrocchia”, sono state le prime parole del parroco padre Grzegorz Oczos, più semplicemente padre Gregorio che, assieme al vicario parrocchiale padre Krzysztof Drogos (padre Cristoforo), ha dato il benvenuto all’Arcivescovo Edward Nowak, Segretario della Congregazione Vaticana per le cause dei Santi, che ha accompagnato le reliquie ed ha pregato assieme ai tanti fedeli radunatisi per l’occasione.
L’arcivescovo ha sottolineato la “grande gioia nell’introdurre la reliquia di Giovanni Paolo II nella vostra chiesa”, ricordando di aver avuto la grande fortuna di conoscere e stare molto vicino a Karol Wojtyla, già dai tempi del Concilio Vaticano II, quando lui era un giovane studente ed il futuro Papa dal 1978 al 2005 un giovane vescovo. “Giovanni Paolo II ha proposto con grande convinzione alla società contemporanea la misura alta della vita cristiana ordinaria”, sono state le parole dell’arcivescovo che ha evidenziato come parlare di santità oggi non sia cosa semplice, visto che la parola Santo sembra indicare qualcosa di troppo lontano e richiamare il concetto di eroismo, di eccezionalità, di distanza dalla quotidianità. “Accostandoci alla scrittura ci viene detto che la santità riguarda ogni uomo, l’appello alla santità non è rivolto a pochi privilegiati ma ad ognuno di noi. In ogni persona è iscritta la chiamata perchè il Santo possa affiorare. Dio bussa alla porta della nostra vita”.
Un momento solenne come quello del 15 agosto 2014 quando, durante i festeggiamenti in onore della Madonna del Mare Assunta in cielo, si è svolta la Solenne Intronizzazione delle reliquie di San Giovanni Paolo II in una cappella appositamente realizzata nella chiesa di Santa Maria Assunta in Tortoreto Lido.
Cerimonia presieduta dal Cardinale Domenico Calcagno, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e vescovo emerito di Savona-Noli, e partecipata da numerose personalità, religiose, politiche e civili.
Foto di Marco Calvarese