ARTIGIANO ORGANETTISTA PER… DEVOZIONE
Il viaggio alla Madonna di Loreto accende la passione artistica di Giuseppe Janni
Di Alfonso Aloisi
Tutto parte per caso da una famiglia di contadini, quasi scommettendo con il futuro ed il lavoro. Tra i componenti del nucleo, a diretta conduzione patriarcale come era in uso a quei tempi, emerge la fantasia di Francesco Janni che ha nel sangue la vena artigiana, ma anche artistica del falegname. Una piccola bottega ubicata a “Villa Janni”, oggi contrada Maggi, sulla strada nuova che da Giulianova porta a Montone. Parliamo del 1882, circa venti anni dopo l’Unità d’Italia quando il territorio giuliese era ricompreso nel Regno delle Due Sicilie. Per certi versi fatale fu un viaggio di devozione e pellegrinaggio effettuato nelle Marche dallo stesso Francesco Janni che aveva in animo di visitare la Santa Casa della Madonna di Loreto. In una pausa dedicata allo shopping, gli occhi del falegname si soffermarono su un bellissimo organetto che non esitò ad acquistare. Ben presto lo strumento musicale, giudicato quasi una fuoriserie per l’epoca, diventò non solo oggetto di culto delle note, ma anche di studio relativamente alla sua funzionalità ed all’uso diretto di chi lo imbracciava. Come avviene ora in Cina dove riescono a copiare di tutto. Proprio da qui inizia per la famiglia Janni il lungo percorso che verrà accompagnato dai tocchi musicali del cosiddetto ‘ddù botte’. Nasce l’organetto abruzzese “Made in Giulianova”. La ditta artigiana intanto si allarga ed arrivano le braccia e le menti di due fratelli minori, Giuseppe e Gaetano. Quest’ultimo di lì a poco sceglie un’altra strada e così nasce la ditta Giuseppe Janni, regolarmente iscritta all’Elenco Commercianti di Giulianova, che successivamente acquisisce la definitiva denominazione di “Cav. Giuseppe
Janni e Figli”.Intanto l’attività di produzione registra un’accelerazione lusinghiera che sarà determinante per operare una scelta coraggiosa, ma indispensabile. Giunge il momento del cambio della sede giacché quella originaria risulta angusta e non idonea ai desideri della clientela. Si vende tutto ed arriva così il trasferimento a Giulianova, a circa sei chilometri dal vecchio domicilio sulla strada per Montone. Mancano pochi anni prima di concludere il XIX secolo e così nel 1890 la ditta “Cav. Giuseppe Janni e Figli” apre i battenti in via del Popolo, a pochi metri dal torrione Il Bianco, uno dei bastioni della città fortificata realizzata da Giuliantonio Acquaviva d’Aragona. La nuova ubicazione innesca un effetto positivo sulla produzione e sulla commercializzazione degli organetti giuliesi. Da azienda locale, la ditta incassa innanzitutto una espansione a livello provinciale, poi regionale e quindi nazionale. La grancassa ed il passaparola degli emigranti italiani per il sud e nord America completerà l’opera tanto che in Pennsylvania, proprio nella capitale Filadelfia, viene inaugurata una fiorente succursale gestita dai F.lli Melchiorri che diventano unici rappresentanti degli organetti fabbricati in terra d’Abruzzo, a Giulianova. Arrivano numerosi riconoscimenti come otto medaglie d’oro e tre croci al merito che stanno a sottolineare in maniera indiscutibile la capacità, la professionalità e la dedizione di diverse generazioni in campo musicale. Da Francesco, passando per Gaetano e Giuseppe, Armando ed Alfredo, continuando per Marcello ed Igor che oggi sono i continuatori della tradizione. Oggi la fabbrica, basata sui vecchi medesimi principi e le medesime tecniche ed accortezze, è in via Oberdan, sempre nella parte alta della città. C’è anche una nota femminile rappresentata dalla signora Alfredina, consorte di Marcello, che da ragazza lavora nell’azienda in maniera meticolosa. E così organetti e fisarmoniche continuano a rappresentare Giulianova, l’Abruzzo e l’Italia attraverso una filosofia di lavoro che non ha eguali. Va detto che negli ultimi anni c’è un ritorno da parte dei giovani all’apprendimento ed allo studio di questi strumenti che rappresentano sicuramente la vivacità, la spontaneità ed il valore aggiunto del divertimento, soprattutto in piazza ed all’aria aperta.
