A cura di Virginia Cichetti

Il posto, la Fortezza di Civitella, è un baluardo militare noto ai più per l’asserragliamento del 1860-61, durante il quale 530 uomini dell’esercito borbonico difesero invano ma fino all’ ultimo il Regno delle Due Sicilie. Solo dopo questo evento l’unità d’Italia fu “reale”. E’ dunque curioso ed inusuale che sia proprio questo il luogo in cui è ospitata la mostra Visioni, baluardo dell’arte contemporanea, dal 1 luglio al 31 ottobre 2012.

I nomi: Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Jan Fabre, Giovanni De Lazzari, Brendan Lynch, Alessandro Mendini, Maria Morganti, Gianni Pettena, Michelangelo Pistoletto, Luigi Presicce, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Patrick Tuttofuoco, Valentina Vetturi, Sandro Visca sono quelli dei pregiatissimi artisti che ancora per pochissimi giorni potremo ammirare alla fortezza di Civitella. Sono tutte loro le “visioni” in mostra, piccole e grandi riflessioni intorno all’arte; non estetica né etica ma, più semplicemente, concetti che parlano per immagini e regalano una personale interpretazione del mondo.

Il percorso della mostra si delinea lungo tutta l’area interna ed esterna all’ edificio: l’opera di Gianni Pettena, Grazia & Giustizia, domina il panorama visto dalla fortezza; è un esempio di arte sostenibile, ideata per dialogare con lo spazio che la accoglie ed il territorio circostante. Si doveva trattare di un’opera fatta di materiali decomponibili ma i civitellesi hanno esplicitamente chiesto di realizzarla con elementi più resistenti per farne l’opera prima di un’eventuale collezione.

Inestimabile l’opera sonora di Gino De Dominicis assieme alle molte altre provocazioni ironiche in mostra; come la Global Education del Teramano Giuseppe Stampone, immagini di conflitti e sistemi dittatoriali invisibili, o la Critica Attiva al Sistema Scolastico di Maurizio Cattelan, in cui l’artista ripete ossessivamente lo stesso errore ortografico, puntigliosamente corretto ed evidenziato da un’irreprensibile maestrina.

La mostra è in sé un percorso attraverso le idee in parte ironiche, in parte critiche, degli artisti; una sorta di viaggio attraverso la loro interpretazione della difficilissima epoca attuale.

E’ da sottolineare inoltre, l’aspetto educativo e didattico che gli organizzatori assieme agli stessi artisti hanno voluto donare alla mostra: durante l’estate infatti sono stati realizzati dei laboratori artistici per bambini. I piccoli avevano a disposizione due ore e vari materiali per cimentarsi nella riproduzione di alcune opere in mostra mentre i genitori facevano visita all’esposizione.

L’organizzazione della mostra è a cura di Giacinto di Pietrantonio e Umberto Palestini con l’Associazione culturale Naca Arte e prodotta da Sistema Museo nell’ambito della manifestazione “Castelbasso/Civitella. Cultura contemporanea nei Borghi”.

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