Vinitaly: Export e bollicine abruzzesi le novità di quest’anno

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vinitaly 2016Cinquant’anni di Vinitaly, fiera di prestigio internazionale in cui la produzione abruzzese potrà consolidare il suo appeal, forte dei dati sull’export, che nel biennio 2014-2015 ha toccato punte fino al 10 per cento di crescita. Il vino, nel panorama della produzione agricola regionale, rappresenta il 20 per cento della produzione lorda; il 6 per cento in quello nazionale. Sono 200 le imprese che imbottigliano ma è ancora troppo alta la commercializzazione (il 60 per cento) di vino sfuso rispetto al 40 per cento di vini Dop. Una novità potrà arrivare dai vitigni adeguati alla spumantizzazione: passerina, pecorino, cococciola. Le bollicine abruzzesi potranno rappresentare la novità in questo Vinitaly.

La partecipazione della Regione Abruzzo alla cinquantesima edizione di Verona, che si aprirà il 10 aprile alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, del vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, del vice ministro all’Agricoltura, Andrea Olivero, e del sottosegretario, Federica Chiavaroli, è stata illustrata dall’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, nel corso di una conferenza stampa.
La Regione Abruzzo offrirà supporto logistico ed organizzativo alle 90 aziende produttrici di vino e alle 23 imprese olearie presenti a Verona, con uno stand di 400 metri quadrati che si snoderà tra aree tasting, degustazioni guidate, incontri B2B e seminari, cui si aggiungono una serie di eventi paralleli, come una mostra fotografica intitolata “Ti racconto le terre d’Abruzzo”: il concorso enologico “La selezione del sindaco”, in collaborazione con l’Associazione nazionale Città del vino e, tra l’altro, la consegna del “Cangrande” a Francesco Valentini, premio assegnato dal Ministero delle Politiche agricole e da Veronafiere su indicazione della Regione Abruzzo. Il riconoscimento cade in coincidenza con il decimo anniversario della scomparsa di Edoardo Valentini, imprenditori tra i pionieri del vino abruzzese. Per facilitare lo scambio commerciale in fiera, la Regione Abruzzo ha elaborato una “Carta dei vini” all’interno della quale saranno presenti circa 400 etichette, sicuramente tutto il panorama enologico regionale.

Altra iniziativa a latere, nel padiglione 12, ingresso Re Teodorico, sede dello stand Abruzzo, è quella di “Abruzzo street food”, che nasce dalla collaborazione tra Assessorato alle Politiche agricole con l’Associazione italiana sommelier, il Movimento turismo del vino Abruzzo e l’Enoteca regionale. In questo spazio saranno proposti i piatti tipici abruzzesi, le virtù teramane in primis, rivisitati in versione street. Per l’olio degustazioni sono previste nell’ambito della sezione AgriSol (Tenso C, ingresso San Zeno). In Abruzzo l’ovicoltura sviluppa una produzione lorda vendibile di circa 85-90 milioni di euro. Le aziende che coltivano olivo sono circa 60 mila, con una superficie investita di circa 44.500 ettari. Ma per l’assessore Pepe il vino “è l’ambasciatore della nostra produzione agricola”, con la provincia di Chieti che, per concentrazione di imprese, è seconda solo a Trapani. Ecco Pepe: “Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un bando che stanzia un milione e 200 mila euro a sostegno della promozione del vino.

Dobbiamo supportare i produttori anche nella fase di imbottigliamento, per innalzare i regimi di qualità. Con il Piano di Sviluppo regionale, le risorse governative e quelle regionale, sicuramente potremo garantire una ulteriore accelerazione a tutto il comparto”. La produzione complessiva di vino supera normalmente i 3 milioni di ettolitri e pone l’Abruzzo tra le prime cinque regioni vinicole italiane. La produzione di vini Dop supera ampiamente il milione di ettolitri/anno, pari a circa il 40 per cento del totale regionale, con la provincia di Chieti che produce il 78 per cento. Ma l’Abruzzo, al Vinitaly, giocherà il suo outsider: lo spumante, come ha evidenziato il presidente del Consorzio di tutela dei vini, Tito Verna.

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