Unione Comuni, il Pd della Val Vibrata striglia il presidente Panichi

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Unione Comuni Val Vibrata virtuosa dal Dipartimento Affari Regionali con il progetto Italiae

“Il Presidente Panichi, invece di attaccare gli altri e accentrare tutta la gestione su di sé, dovrebbe dire ai cittadini cosa ha fatto, cosa ha realizzato in un anno”

 

SANT’OMERO “In rare occasioni si era raggiunto un livello di scontro così alto all’interno dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, possiamo tranquillamente dire che è stato tradito lo spirito con cui questa stata fondata, ovvero sulla condivisione, sulla responsabilità e sulla comune volontà di lavorare per il bene dei cittadini della vallata al di là dei meri interessi territoriali e di corrente. Il Presidente Panichi, invece di attaccare gli altri e accentrare tutta la gestione su di sé, dovrebbe dire ai cittadini cosa ha fatto, cosa ha realizzato in un anno come Presidente dell’Unione dei Comuni Val Vibrata.

Infatti la sua totale inoperosità nella gestione dell’Unione dei Comuni ha fatto in modo che il Partito Democratico avesse espresso più volte l’inopportunità sulla sua riconferma. Il suo mea culpa ed un rinnovato impegno da parte sua ad una maggiore collegialità nella gestione aveva fatto sì che i nostri sindaci lo rivotassero, con grandissimo senso di responsabilità e spirito di collaborazione, garantendo la sua riconferma per un secondo mandato.

La sua confusione però, ad oggi, è evidente e sotto gli occhi di tutti:

In un anno non ha assegnato nessuna delega, causa evidente della completa paralisi delle attività dell’Unione. Tanto per fare una precisazione ci teniamo a ricordare come, sulla pista ciclabile, il nostro rappresentante non ha avuto più la delega da un oltre un anno.

Sulla piattaforma rifiuti, soltanto nelle ultime Giunte del suo secondo mandato ha fatto richiesta alla Poliservice della conferma del cofinanziamento della piattaforma. Ricordiamo a Panichi che l’Unione ha un proprio rappresentante nominato direttamente con decreto del Presidente e ha anche il diritto di veto nel Cda per la materia del ciclo dell’Igiene. Pertanto il Presidente Panichi non parla del Cda, ma del suo delegato in Poliservice che, oltretutto di palese appartenenza politica allo schieramento di CDX.

Invece chiediamo a Panichi quale è, e quale è stata, la sua attività Unione dei Comuni sui temi importanti per i cittadini vibratiani, e qui un piccolo elenco:

  • Nessuna presa di posizione sui problemi ambientali, ad esempio sulla STAM che diffonde fetore e disagio sui territori di Colonnella Controguerra e Martinsicuro. Sono state raccolte circa 1300 firme e lui nulla, come se il problema non esistesse o non riguardi i cittadini, nessuna parola neanche sulla prossima trasformazione della Wash Italia spa in azienda che tratterà rifiuti liquidi, e che sta fortemente allarmando i cittadini di Nereto
  • Nulla è pervenuto anche sulle crisi occupazionali, e si che problemi ce ne sono, neanche una parola di sola solidarietà ai lavoratori Mercatone Uno, Selta, ATR , ecc.
  • Sul blocco dell’’ufficio tecnico ha avuto un anno per riorganizzarlo, anche in questo caso nulla, ha atteso lo svuotamento dell’ufficio prima di porsi il problema su come riordinarlo.

Sta invece modificando lo statuto in maniera frettolosa solo per poter rendere legittimo l’attuale avviso sul tempo determinato e comunque non rappresenta la soluzione dello stesso ufficio

La modifica statutaria che coinvolge anche i dodici consigli comunali poteva essere un occasione di rilancio dell’Unione, e doveva essere un momento di confronto serio anche su quanto non ha funzionato, come ad esempio il distacco dei  consiglieri dell’Unione alla vita stessa dell’Unione

Altro segnale che il Presidente Panichi non dovrebbe sottovalutare è l’uscita dalla centrale unica di committenza del comune di Alba Adriatica, gesto che sta ad indicare, anche secondo noi, l’inadeguatezza di questo strumento se non c’è personale che lo possa seguire.

La revoca, inutilmente smentita, del finanziamento di centocinquantamila euro da parte della regione, per il nuovo centro raccolta rifiuti di Sant’Omero, dovuta all’incapacità di presentare la corretta documentazione in tempi utili.”

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