Un tuffo nel passato con il “Frantoio Di Emidio”

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Eccoci arrivati al frantoio Di Emidio, uno dei più antichi  d’Abruzzo.  È  una delle ultime giornate d’estate e il paesaggio che ci circonda è silenzioso, assopito e assorto. In una giornata per noi speciale, fuori dal tran-tran quotidiano, abbiamo avuto la possibilità di parlare con Graziano Di Emidio che non si è lasciato scappare l’occasione per stupirci con la sua storia sul funzionamento dell’antico frantoio.

Costruito a Sant’ Omero nel 1830 in una vecchia pinciaia, l’antico frantoio  è costituito da una mulazza realizzata con pietra di granito che, azionata dal movimento circolare di un asino bendato, serviva per la frantumazione delle olive. La pasta ricavata, veniva raccolta in particolari ceste chiamate “friscole”, disposte una sopra l’altra e pressate da una vite interamente fatta di legno di noce e di quercia per evitarne l’attrito. In un secondo passaggio, le “friscole” venivano invertite e annaffiate con acqua calda per poi essere di nuovo pressate in  modo tale che il liquido uscito, composto da acqua e olio di oliva,  venisse raccolto e depositato in due recipienti in muratura. L’ultimo tocco spettava all’abile mano del frantoiano che, con l’aiuto del mappo, separava l’olio dall’acqua.

Grazie al frantoio della famiglia Di Emidio, Sant’Omero si tinge di verde anzi di oro verde! Un vero e proprio spettacolo aperto al pubblico con visite guidate e degustazioni rese possibili dalla collaborazione con la cantina “Lidia ed Amato”. Per tutti i visitatori sarà data una bottiglietta d’olio come ricordo del frantoio.

 

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