SE LA BILANCIA NON DICE BUGIE
L’addominale offuscato e i chili di troppo: corsa alla “remise en forme”
A cura di Roberto Di Nicola e Virginia Maloni*
Anche quest’anno è arrivato maggio, il mese che precede l’estate. Per tutti quelli che speravano di continuare a nascondere le proprie forme, lievitate per i bagordi invernali e le leccornie pasquali, è arrivato il momento di riconquistare o, almeno, tentare di ritrovare la fisicità perduta. E per chi ha rimandato innumerevoli volte l’amaro confronto con lo specchio e con la bilancia, adesso non c’è più tempo da perdere: bisogna correre ai ripari. I concetti di schema corporeo e di immagine corporea comportano numerosi interrogativi che riguardano non solo come ed in che modo noi avvertiamo il nostro corpo, ma anche come ed in che modo gli altri ci percepiscono e quindi quale e quanta influenza abbiano, in questa prospettiva, i fattori psicologici e sociali: si pone il complesso problema del vissuto corporeo. L’immagine corporea è la rappresentazione mentale che realizziamo di noi stessi, ed è influenzata dai nostri impulsi, emozioni, riflessioni e comportamenti. La conoscenza del corpo, delle emozioni e delle nostre credenze orienta i nostri piani di lavoro, la natura delle nostre interazioni ed il nostro benessere quotidiano. Ci costruiamo l’immagine corporea, influenzati dalle convenzioni culturali riguardanti l’apparenza fisica. Nella società odierna, in cui l’apparire è, a volte, più importante dell’essere, le invidiabili silhouette delle star impazzano sulle copertine delle riviste patinate e sul web imponendo quasi sempre canoni estetici irraggiungibili dalla massa. E se un tempo, la voglia di esibire forme armoniche e misure da urlo riguardavano principalmente il gentilsesso, sempre più uomini oggi ritengono che essere belli dentro non basta più: l’imperativo comune è dimagrire e tonificare. Le palestre diventano veri e propri campi di battaglia in cui si sfida il grasso a colpi di fitness. La fit-mania, con l’approssimarsi della bella stagione, raggiunge livelli altissimi; ma c’è anche chi, non riuscendo a sostenere la fatica richiesta dall’esercizio fisico costante, sceglie percorsi più veloci e drastici con dei risultati deludenti. In barba ai consigli dei medici, che suggeriscono di associare il movimento a un regime alimentare equilibrato, molti pigri oversize cedono davanti alle false promesse dei mass media, seguendo diete restrittive insostenibili a lungo termine (quella del minestrone, della frutta, del gelato e molte altre), oltre che potenzialmente dannose per l’organismo, poiché non sono in grado di garantire il fabbisogno giornaliero di tutti i nutrienti necessari, assicurati invece da una alimentazione corretta e bilanciata. E’ importante stare in contatto con il proprio corpo, essendo curiosi di conoscerlo ed ascoltarlo, con la cognizione che il corpo è parte integrante di noi e del nostro modo di stare al mondo.
Un dimagrimento last-minute come quello proposto dalla coppia Verdone-Pozzetto, in veste di improbabili dottori nella spassosa pellicola Sette chili in sette giorni, non può funzionare! Per questo, se il vostro obiettivo è un ventre piatto e un addome scolpito, armatevi di buona volontà e sacrificio o voi maschietti continuerete a trattenere il respiro passeggiando sul bagnasciuga e voi femminucce farete “non vedo-non vedo” col pareo.
*(Psicoterapeuta)