Parco eco sostenibile Nereto, la replica del sindaco al Pd

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Dopo la polemica del circolo Pd sul parco ecosostenibile ancora chiuso, ecco la risposta del sindaco Daniele Laurenzi

NERETO “Il PD mi domanda perché dopo oltre un mese dalle elezioni non ho ancora aperto il nuovo parco ecosostenibile- dichiara il sindaco Daniele Laurenzi-  ebbene mi preme rassicurare il circolo del Pd di Nereto: il parco verrà aperto alla cittadinanza e verranno invitati all’inaugurazione anche gli ex amministratori che hanno licenziato questo progetto non appena però verranno completati tutti i lavori previsti e verificati alcuni aspetti amministrativi legati anche all’arrivo il 02/07/2018 di un decreto ingiuntivo da parte di una ditta che ha realizzato l’impianto d’irrigazione presso il parco Pertini per l’importo di 11.760,80 euro.

Questo aspetto non è di poco conto considerando il costo complessivo dell’opera che è lievitato a ben 112.986,67 euro al cospetto di un primo progetto esecutivo del 2015 che prevedeva la spesa di 62.500,00 euro di cui 50.000 euro finanziati dalla Fondazione Tercas e 12.500 con risorse di bilancio comunale che nel 2017 sono arrivate a 62,986,67 euro (quando si parla di progetti sbagliati….e di costi che lievitano tipo il Romeo Menti…parliamone). Occorre per di più verificare perché dovrebbero essere gli operai comunali a terminare i lavori (così come asserito dal Pd) e quali lavori dovrebbero fare se gli stessi lavori del nuovo parco sono stati ultimati e collaudati lo scorso 28 maggio così come ribadito sempre dal Pd. Quindi mi preme specificare al circolo del Pd di Nereto che i pochi dipendenti comunali addetti alle manutenzioni non vengono tenuti lontani dagli ultimi “ritocchi” per aprire il parco Pertini bensì in questa fase sono intenti allo sfalcio dell’erba (senza mezzi e attrezzature idonee) sugli altri parchi e sulle altre numerose aree verdi anche attigue al parco Pertini. Ringrazio i dipendenti per il lavoro svolto in condizioni inenarrabili. Inoltre voglio precisare che il richiamo ai lavori pubblici (durante il mio assessorato) di adeguamento sismico dell’asilo nido e alla riapertura dello stesso senza ultimare i pagamenti  non è affatto pertinente in quanto la ditta esecutrice dei lavori non poteva essere pagata poiché in concordato preventivo e il Tribunale non autorizzava alcun pagamento di riflesso l’asilo doveva riaprire essendo un servizio primario e di pubblica utilità”.

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