NASCONO LE DMC PER ESSERE VACANZA TUTTO L’ANNO

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Le ha imposte l’Europa: a privato e pubblico il compito di promuovere il territorio

HPIM1969di Anna Di Donato

Nate come risposta ad un’esigenza turistica rilevante e che ha come scopo l’obiettivo di dotare le singole destinazioni di una struttura ben organizzata, le DMC (Destination Management Company) avranno il compito di analizzare il sistema turistico autoctono e di sintetizzarlo in promozione ed accoglienza.

Fondate in Abruzzo nel maggio 2013 ed aderenti alle PCM (Product Management Company), si occupano, nel complesso, del coordinamento turistico da sviluppare attorno a quattro versanti: mare, montagne, borghi, congressuale (business e grandi eventi).

Al presidente  della Dmc “Gran Sasso Laga”, Cesare Crocetti, abbiamo chiesto di illustrare i progetti realizzati.

Cosa è successo dal maggio 2013 ad oggi?

Partiamo dal presupposto che per poterci mettere all’opera, è stato necessario attendere prima la comunicazione dell’avvenuto finanziamento filtrato dai fondi FAS, prima, e dalla Regione Abruzzo, poi, giunta nel dicembre scorso e, poi, la firma della Convenzione con la Regione risalente a marzo.  Nonostante il lungo iter burocratico, ci siamo costituiti in società consortile favorendo l’adesione di 104 soci ed abbiamo iniziato a stilare i progetti e partiti con Eco Tour nella prima settimana di aprile; il primo appuntamento era rivolto alla scoperta dei nostri gioielli naturalistici e con la presenza di 10 tour operator provenienti da Italia, Spagna, Belgio, Russia ed Inghilterra.

A quanto ammonta il capitale a vostra disposizione e quali sono le direttive impartite dall’Europa al fine di poter usufruire del famoso Fondo per le Aree Sotto Utilizzate?

Ad oggi, il nostro capitale sociale è di 100.500,00 euro con possibilità di ricevere 500.000 euro per 3 anni di cui 250.000 a fondo perduto. Il 50% dei finanziamenti  giunge comunque dalla Regione.

Ciò che siamo chiamati a rispettare è il principio guida della Destination Management Company ossia: organizzare incontri territoriali con soci e potenziali tali alla scoperta dell’esigenza di ogni socio e della comunità di riferimento, focalizzare l’attenzione su attività promo-commerciali e creare in rete una tipologia di pacchetti ad hoc.

Come DMC Gran Sasso Laga, in che modo avete impostato la vostra politica di marketing?

Seppure indipendenti, tutte le DMC teramane, “G.S.L.”,“Costa Dei Parchi” , “Riviera dei Borghi d’Acquaviva”, così come le abruzzesi in generale, hanno concentrato e proseguiranno a concentrare la sponsorizzazione di attività ed eventi utilizzando un esaustivo portale web da terminare entro ottobre, il buzz marketing, più cliccati motori di ricerca presenti in rete, fiere e congressi.

Chi sono i vostri soci e qual è il loro ruolo?

I soci possono appartenere a qualsiasi categorie facente riferimento ad attività turistiche ma anche culturali. Vanno dagli albergatori ai tour operator fino alle agenzie di viaggio, attività commerciali di artigiani, le cantine, le aziende  e quant’altro. Il loro ruolo è quello di mettere in tavola le proprie esigenze e nel contempo fornire supporto  ai progetti proposti dal Consiglio d’Amministrazione, nel quale ogni socio ha potere decisionale in base alla quota versata per entrarvi. Il minimo di ciascun socio per l’adesione è di 500 euro.

Come rispondete a coloro che in passato hanno definito le DMC come uno dei tanti “carrozzoni” della politica?

Rispondiamo anzitutto dicendo che in quanto società consortile, ogni DMC si sviluppa grazie all’adesione di singoli privati, di soggetti, dunque, istituzionalmente distaccati dalla politica. Il fatto che per partire fosse necessaria l’avvalersi di soldi pubblici si spiega con la finalità che le stesse hanno, ovvero la riqualificazione e lo sviluppo del territorio a livello regionale, nazionale ed internazionale. Per di più, nei prossimi 3 anni contiamo di riuscire ad autofinanziarci non più al 50 ma all’80%.

Prossimo progetto in cantiere?

Ce ne sono diversi ma il più importante sarà sicuramente quello che riguarderà la Val Vibrata, probabilmente il più grande che sia stato mai realizzato su quel territorio e che si avvarrà della partecipazione e dell’aiuto di due DMC.

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