Il teatro delle differenze a Sant’Omero

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Sono passati quarant’anni da quando l’artista marchigiano Gino De Dominicis invitò il signor Paolo Rosa a partecipare alla Biennale di Venezia integrandolo in una sua opera.

La cosa suscitò scalpore e scandalo sia da parte della critica che del pubblico dato che il signor Rosa non era una persona come tante, ma uno dei tanti affetti da sindrome di down. Ad oggi possiamo constatare quanto le cose siano cambiate da quei tempi; i “Teatri Paralleli” di Sant’Omero, manifestazione unica nel suo genere nella nostra regione, sottolinea questo come un’evidenza: il pubblico ormai è pronto. Pronto per i nuovi linguaggi proposti dal teatro contemporaneo e pronto per conoscere la diversità come parte integrante del proprio vissuto. La manifestazione invita al confronto, alla dialettica, alla creazione di un linguaggio comune a tutti.

“Teatri paralleli, festival nazionale di teatro delle differenze” giunto quest’anno alla sua sesta edizione nasce dal lavoro della Cooperativa  “La Formica”, della pro-loco Sant’Omero ed in collaborazione con la compagnia Terrateatro, il comune di Sant’Omero, la provincia di Teramo e la regione Abruzzo.

La particolarità di questa manifestazione è il convivio fra persone “differenti” e, in particolar modo, con differenti abilità.Le compagnie teatrali provenienti da tutta Italia, che si sono esibite dal 3 all’ 8 luglio sul palco di piazza De Curtis, sono infatti composte da attori professionisti e attori non professionisti con disabilità fisiche o psichiche.Sul palco si sono avvicendati gli artisti del “Teatro instabile di Porchiano” (Terni) con lo spettacolo dal titolo “La mia famiglia”, “Diverse abilità – CSM Asl 12 Paradosso38?teatro” (Roma) con “La cassetta delle lettere”, “Isole comprese teatro” (Firenze) con “Elogio della differenza”, i padroni di casa del “Teatro delle formiche” con “Il cappotto” e il “Centro diurno nuovo spazio teatrale (Ascoli Piceno) con “Vado a vivere da solo”. Lo spettacolo dei bambini del laboratorio teatrale gratuito tenutosi durante tutta la durata della manifestazione ha chiuso l’evento.

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