Di Martina Di Donato

Bucc2Giancarlo Bucci, l’estro e l’amore per Picasso

 L’arte del fumetto si è diffusa maggiormente nel corso del ‘900. In Italia il primo fumetto usci il 27 dicembre del 1908. Nel corso degli anni ha toccato vari temi e la sua importanza crebbe sempre più. Dall’America fino a casa nostra. Chi non ricorda Diabolic, Tex, Valentina e il sarcastico Linus?.

Ed è proprio in quegli anni che Giancarlo Bucci si avvicina all’arte del fumetto.

 

Giancarlo, com’è nata la tua passione dell’arte e perché proprio il fumetto?

Al momento della mia nascita la fata del destino, presente in ogni evento, mi chiese:-cosa vuoi fare nella vita? Risposi:disertare! Volevo tornarmene dov’ero, ma credo che lei avesse capito disegnare e adesso passo molto tempo tra pennelli, colori e matite. Questo è quello che mi piace immaginare sull’origine della mia passione. In realtà il mio approccio con l’arte è iniziato con la scuola di ceramica di Castelli, poi mi sono appassionato all’architettura, all’archeologia, all’antiquariato, alla scultura, all’arte in generale. Ma sempre con un amore speciale per il fumetto.

  E cosa vuol dire per te esprimerti attraverso il fumetto?

Ritengo che il fumetto sia l’espressione più immediata e fruibile di tutte. È chiaro, è diretto, e soprattutto ironico. Quelle sbavature della matita lo rendono vivo, poi è un modo per esprimere le proprie interpretazioni, il proprio modo di vedere le cose con pochi elementi chiari. Quando disegno sto bene con me stesso, mi estraneo da tutto, è una vera e propria passione, più che un lavoro.

 In Italia abbiamo dei grandi disegnatori di fumetto. Quali sono stati i tuoi ispiratori?

“Ero appassionato di Linus, seguivo il grande Guido Crepax, tant’è che mia figlia si chiama Valentina in onore del suo personaggio. Ma l’artista più importante per me è stato Picasso. Il primo libro che acquistai nel 1963 fu proprio un libro sull’artista spagnolo, che ho imparato ad apprezzare anche come personaggio. La sua irriverenza e la sua schiettezza mi hanno colpito profondamente”

 E proprio a Picasso è dedicata la tua mostra, in esposizione alla Rinascita di Ascoli piceno dall’8 dicembre al 6 gennaio e anche alla biblioteca comunale di  “Villa Flaiani ” di Alba Adriatica.

“Si. Saranno esposte le tavole che compongono il libro Picasso a fumetti. Un libro dedicato alla sua carriera e al suo “periodo blu”, periodo di profonda crisi, ai suoi amori, alle sue irriverenze. Ho deciso di pubblicarlo in occasione della ricorrenza del suo quarantennale della morte”.

 Nel 2012 Giancarlo ha vinto il premio “Fumetto nel cassetto” al Lucca Comix con la “Storia dei Maya a fumetti”, dove si parla della profezia Maya sul 12 dicembre e dove ha inserito le sue conoscenze dirette sull’archeologia messicana, peruviana, dove si è recato in viaggio. Sempre i Maya sono i protagonisti del suo libro “Maya sutra” in riferimento al Kamasutra orientale, ma con quel pudore che lascia scappare un sorriso. Un altro progetto è “Ripoli bel suon d’amor” sugli scavi di Ripoli.

 Personaggio un po’ naif, come ogni artista che si rispetti, irriverente quanto basta, che con la sua ironia intelligente ci porta alla scoperta del suo mondo… un mondo a fumetti!

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