IL “BRUCO” DELLA GRANDE MELA

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Il giuliese Mario Bollini dal 1985 corre alla Maratona di New York

a cura di Alfonso Aloisi

mario bollini riscaldamento a Central Park NYUn giuliese a New York. Così si potrebbe sintetizzare la pluriennale avventura di Mario Bollini che ha battuto tutti i record di partecipazione con ben ventotto  presenze all’interno della più grande corsa podistica del mondo. Nel suo destino, quando partì da Giulianova per arruolarsi come volontario nell’Aeronautica Militare, non era scritto che avrebbe calcato per tantissime volte il ponte di Verrazzano-Narrows divenuto presto simbolo ed emblema della manifestazione sportiva più affollata dei cinque continenti. Mario Bollini è nato il 29 marzo del 1950 nel centro storico giuliese da una famiglia di lavoratori: il padre, a bordo di una Gilera, era alle dipendenze del forno Tentarelli e lo si vedeva spesso in sella assieme a due o tre figli. Da ragazzino Mario iniziò a frequentare il mitico Rubens Fadini ed in età utile si arruolò in Aviazione dove partecipò ai campionati militari di calcio senza disdegnare le di fondo in atletica. La svolta nel 1984 quando Mario Bollini si iscrisse e partecipò nella Capitale alla RoMaratona (distanza classica di km. 42,195) dove incassò un discreto piazzamento su 1.500 partecipanti. Non poteva esserci miglior inizio per inaugurare una lunga serie di prestigiosi appuntamenti nella metropoli statunitense. Così il 27 ottobre 1985 Mario Bollini si iscrive per la prima volta alla Maratona di New York correndola assieme ad altri 17.000 concorrenti conquistando il 2.897° posto con il tempo di 3.27.59. Proprio questa esperienza ha fatto si che Mario Bollini prendesse in seria considerazione la possibilità di andare avanti nella specialità della maratona. Il suo comandante , colonnello Riccardo Giangrande, cominciò a chiamarlo simpaticamente “Il mio soldato che corre”. Le cronache sportive di Mario Bollini trovano ampio spazio nella rivista ufficiale

dell’Aeronautica e così si consolida la fama di atleta e di podista. Nel 1986 Bollini, per motivi di servizio, partecipa alla Maratona di Firenze con i colori dell’Arma. Nel 1987 di nuovo a New York con un buon piazzamento nonostante la non proprio eccezionale preparazione. L’anno successivo (1988) Mario Bollini si congeda dal servizio militare dedicandosi appieno all’attività atletica. Ancora a New York e nel mezzo di oltre 20.000 partecipanti si piazza tra i primi 1.000. Nel 1989, sempre nella maratona di New York, Bollini giunge 946° tra i 30.000 che tagliano il traguardo. Lo scorso anno, nel novembre del 2013, Mario Bollini colleziona la XXVIII partecipazione alla Maratona di New York battendo tutti i record di presenze che già gli era stato riconosciuto ufficialmente dagli organizzatori dell’evento mondiale. Bollini ha già ha provveduto ad iscriversi alla competizione del 2014 ed a novembre prossimo sarà nella metropoli americana per correre la sua XXIX esperienza di maratoneta. Nel corso degli anni Mario Bollini si è incontrato a New York con tanti personaggio dello spettacolo e dello sport tra cui Gianni Morandi, Riccardo Fogli, Teo Teocoli, Beppe Bergomi, Orlando Pizzolato, Laura Fogli ed altri condividendo con loro ansie, speranze e passione. Mario Bollini ricorda chiaramente l’edizione del 2001 quando ci fu l’attentato alle Torri Gemelle: “La gara si disputò il mese dopo rispetto all’11 settembre. Ci furono circa 30.000 iscrizioni, ma solo 24.000 arrivarono sino alla conclusione della gara. I tanti ritiri furono attribuiti proprio all’infausto evento. L’allora sindaco di New York Rudolph Giuliani venne a trovarci e ci intrattenne con un bel discorso di incoraggiamento”. Da sottolineare che Mario Bollini, annoverato nell’albo dei soci fondatori della società sportiva giuliese ‘Ecologica G’, detiene anche il record mondiale di “partecipazioni consecutive” alla Maratona di New York: 27 ‘timbrature’ dal 1987 al 2013. Un aspetto particolare dell’atleta giuliese è quello di essere sprovvisto di cellulare. Anche questo è un altro primato: probabilmente non ama essere disturbato troppo. Va ricordato che Mario Bollini, in uno slancio di grande generosità verso la sua città, ha rifiutato più volte ricche sponsorizzazioni per indossare a New York la maglia con la scritta “Città di Giulianova”.

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