Un uomo dalle mille sfumature sempre in continua “fermentazione” come la birra che lui stesso produce.

Questa è l’essenza del mastro birraio Niki Ferri, un omone buono che si autodefinisce apolitco, amante della Romagna, delle rose e della natura, quella stessa natura che lo ha spinto dopo diverse esperienze lavorative ad affrontare l’ammirevole scelta di lasciare la caotica e rumorosa città per “andare a vivere in campagna” . Infatti dopo aver vissuto diversi anni nella sua cara Ravenna e tornato poi a Pescara, il suo nuovo nido si trova oggi a Corropoli all’interno della storica Azienda Agricola “Masseria Cesarini” dove Niki Ferri insieme alla sua famiglia ha fondato il famoso Birrificio Grignè, che vanta già di un’ottima reputazione a livello nazionale nonostante sia stato aperto da meno di un anno.

Ubicato sulle colline litoranee teramane, in un luogo incantato immerso nel verde dall’atmosfera pacifica e familiare, il birrificio Grignè, che prende il nome dall’appellativo con cui la famiglia era conosciuta in paese dati i trascorsi in America, rappresenta uno dei pochissimi esempi esistenti che vanta di una filiera a km0 tale da poter considerare la birra come prodotto agricolo.

Il suo segreto infatti risiede nell’accurato sistema di preparazione. Nei quasi 30 ettari di terreno che circondano la tenuta, oltre alla storica coltivazione dell’orzo che viene poi maltato presso il Co.Bi di Ancona, da qualche anno si è aggiunta anche la coltivazione del luppolo, essenziale per l’aroma e la profumazione.

Donna Elena, Don Peppe, Bi.Va, Tilly ,La Casta e alcuni tipi di birra stagionale sono i cavalli di battaglia della produzione Grignè. Si tratta di birre agricole acquistabili direttamente in azienda che si distinguono per il colore, il profumo e la freschezza propri di un prodotto curato in ogni minimo dettaglio che vanta una produzione annua di circa 25mila bottiglie.
Donna Elena, ispirata alla nonna, è una birra bionda dal profumo fruttato e leggero con sensazioni fumè; Don Peppe ispirata al nonno, è leggermente ambrata dal profumo caramellato; Bi.Va in onore della moglie Valentina, è ambrata chiara dal sapore leggermente tostato; Tilly, ramata dal sapore amaro ed infine La Casta, bionda opalescente dalla morbidezza del grano con leggeri aromi fruttati.

Ma la Masseria Cesarini non è solo birra, si tratta infatti di un’azienda a tutto tondo che spazia dalla vendita dell’olio e del malto d’orzo per il caffè, all’organizzazione di eventi con degustazioni e visite guidate rivolte alle scuole per illustrare il processo produttivo della birra.

Un’azienda d’altri tempi quella condotta da Niki e la sua famiglia dove ancora si predilige la genuinità dei prodotti rispetto ad una produzione in larga scala che ne pregiudicherebbe la qualità, un motivo in più per assaggiare e degustare la birra Grignè.

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