ESTATE ALLE PORTE, SPIAGGE D’AMARE

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Giulianova, apre la spiaggia libera dedicata ai minori con disturbi autistici

 Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto si preparano ad accogliere turisti e residenti, recuperando i ritardi dovuti alle ondate di maltempo

 I giornalisti di Val Vibrata Life i primi di giugno hanno fatto visita al nostro litorale

 CINZIA ROSATI

albaL’estate è arrivata e la costa è in fermento. Si lavora celermente sulle spiagge di Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto per accogliere turisti e residenti desiderosi di godersi il sole e il mare. Le condizioni meteo avverse nelle ultime settimane hanno ritardato le attività, e non è raro vedere ancora cumuli di detriti sull’arenile in attesa di rimozione, o stabilimenti balneari ancora senza sdraio ed ombrelloni in spiaggia a causa delle ripetute ondate di maltempo.

Sotto il profilo dell’accoglienza turistica, parte in svantaggio Martinsicuro. La cittadina truentina deve fare i conti con ruspe, camion, escavatori che scorrazzano nella zona nord, dal molo fino alla Casabianca, per via dei lavori antierosione. Interventi importanti e attesi da anni (e che dovrebbero concludersi entro giugno) ma che, dato il periodo, mal si prestano alle esigenze dei turisti in cerca di pace e relax.

Il litorale truentino, al di là di mezzi meccanici, cumuli di sabbia da sistemare, scogli da posizionare e detriti sulle spiagge ancora da rimuovere, offre però anche scorci suggestivi: le barche dei pescatori al porticciolo, dove è possibile intrattenersi anche con qualche anziano pescatore depositario di innumerevoli conoscenze e ricordi marinari; il biotopo costiero, un unicum dell’intera costa nord, dove la sabbia della spiaggia si perde a poco a poco tra il verde di una fitta vegetazione; relax e tranquillità, infine, nei chilometri di spiagge non interessate dai lavori.

Più vivaci si mostrano invece Alba Adriatica e Tortoreto, dove tra stabilimenti balneari tirati a lucido e file di ombrelloni allineate sull’arenile, i turisti si godono i primi sprazzi d’estate. Unica pecca il ponte ciclopedonale sul Vibrata chiuso alle biciclette per problemi di sicurezza. Un pessimo biglietto da visita per gli amanti delle due ruote che in questo periodo affollano il lungomare e che, una volta arrivati a confine tra Martinsicuro ed Alba Adriatica, trovano la brutta sorpresa del percorso interrotto. I due Comuni stanno programmando interventi per la riapertura provvisoria del ponte, in attesa di lavori strutturali che saranno avviati al termine della stagione turistica.

spiaggiaGiulianova5mag2014_0016MARCO CALVARESE

Non  ci sono più le spiagge di una volta, quelle dove ogni domenica o festivo, la famiglia andava a fare bagni di sole. Mamma in testa con borsone di tela stracarico di asciugamani vari, crema e Grandhotel e papà a chiudere zavorrato di ombrellone, sdraio e frigo portatile con ogni ben di dio.

Sembra impensabile oggi credere che esistevano spiagge prive di tutti i servizi. Oggi è praticamente tutto a portata di mano e gli stabilimenti balneari dove il bagnino era un omone panciuto che apriva gli ombrelloni, puliva la spiaggia, sistemava sdraio e lettino, puliva i bagni, passava il retino, chiacchierava con tutti e ci provava con tutte, sapeva se il tempo sarebbe stato buono o cattivo, chiudeva gli ombrelloni e ti faceva anche il caffè al bar, oggi ti danno tutto. Pagando, s’intende.

In questo nuovo scenario a Giulianova, i problemi interessano in gran parte gli spazi liberi demaniali di competenza del Comune.

Infatti la zona nord, passaggio obbligato per chi a piedi o in bici vuole andare o venire da Tortoreto, non appare molto curata con mucchi di spiaggiato in attesa di essere setacciati per dividere immondizia da sabbia.

Anche le spiagge libere non sembrano essere molto pulite e risulta difficoltoso riuscire a trovare un “posto sicuro” dove poter stendere il proprio telo da mare, lontano da legnetti vari, vetri e canali che, forse in attesa delle ultime piogge, sono ancora aperti componendo uno scenario non proprio gradevole. E’ lo scenario di fine maggio. In compenso, mentre la sicurezza è già garantita dal 1 giugno grazie ai bagnini in servizio quasi tutte le concessioni hanno ombrelloni, sdraio e lettini pronti per essere adoperati per la tintarella.

Come ogni anno, Giulianova offre servizi per ogni gusto: dal semplice ombrellone, salendo di prezzo, si va  fino alle pagode in primissima fila con i piedi praticamente in ammollo o ai gazebo con lettini matrimoniali e cameriere sempre pronto a ricevere un ordine.

Ai nastri di partenza tutti gli animatori sono già pronti sul bagnasciuga per risvegli muscolari, giochi aperitivo, tornei di bocce.

San Benedetto 1STEFANIA MEZZINA

Una camminata sul lungomare, centro pulsante della San Benedetto del Tronto turistica e luogo che identifica la cittadina, all’avvio della stagione estiva. E’ una calda mattina di giugno che invoglia turisti e cittadini del territorio piceno ad affollare la spiaggia, dove finalmente spiccano ombrelloni aperti. Il sole bacia e scalda il corpo ed i cuori. In spiaggia, qualcuno gioca a pallone, altri leggono o chiacchierano, altri si crogiolano al sole. Il lungomare è affollato: sembrano tante lucertole uscite dalla tana al primo raggio. La mia camminata prende il via dal ponte sul torrente Albula  direzione Porto d’Ascoli; i miei occhi sono deliziati dal mare, la spiaggia, il verde delle palme risparmiate dal punteruolo rosso. Insomma, un contesto piacevolissimo, nel quale perdersi. Peccato per quei residui di mareggiata che giacciono sulla spiaggia, nelle vicinanze dei bagnanti e che stonano con il raggiante paesaggio. Ignorarli non è facile. La pulizia della spiaggia era terminata, è stato detto; certamente, ma sarebbe stato più giusto completarla togliendo anche i cumuli di rifiuti. Qualcosa che stona attira la mia attenzione: al termine della scalinata che dal lungomare porta alla spiaggia, tra le palme spicca un mucchietto di lastre di cemento rotte. Riprendo la mia passeggiata e lungo il percorso, mio malgrado, ogni tanto nelle aree riservate alle spiagge libere noto dune di sabbia. Capisco che dietro c’è la mano dell’uomo. Arrivo all’area ex camping, dove spicca la beach arena. A pochi metri, dentro una recinzione, vedo altro: si tratta di mucchi di sabbia e di residui di mareggiate, che sono stati tutti ammassati, ma anche rifiuti di vario genere. Una desolante immagine della prima domenica di giugno. Tutto questo mentre nella beach arena sono in corso già da alcuni giorni gli incontri per la Coppa Italia di Beach Soccer, che ha radunato a San Benedetto del Tronto 16 squadre, tra le quali alcune di note località balneari. Uno spettacolo indecoroso che stride con il lungomare di Porto d’Ascoli. Gli occhi gioiscono. Merito dei famosi giardini tematici, vere oasi, spazi sul mare dove sostare per ammirare il panorama e per accedere alla spiaggia.

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