Divieto di bere l’acqua del Gran Sasso, il M5S abruzzese attacca la Regione: “ Responsabilità gravissime “

0

Il movimento 5 stelle attacca la Regione Abruzzo. Di seguito il comunicato.

“Ieri, dopo mesi in cui Ruzzo Reti e Regione non hanno fatto altro che rassicurarci, è arrivato il divieto da parte della ASL di bere l’acqua del Gran Sasso -dichiara Riccardo Mercante portavoce M5S Regione Abruzzo-  Quello che mi lascia davvero senza parole è la superficialità con la quale il Governo regionale, che pur dovrebbe farsi garante del buon operato della Ruzzo reti, ha fino ad ora affrontato la questione. Mi riferisco alla risposta evasiva data alla interrogazione con cui, lo scorso mese di dicembre, avevo chiesto alla Giunta di spiegare una volta per tutte se vi fossero stati sversamenti di inquinanti, quale fosse la qualità delle acque e quali i rischi per cittadini costretti, per di più, a pagare bollette sempre più esose. Insomma, quello che chiedevo al Governo regionale era di controllare e verificare quanto era accaduto e quanto stava ancora accadendo alla sorgente del Gran Sasso. Nessuno nega il valore dell’INFN e del lavoro svolto ma è evidente che questo non deve avvenire a discapito della sicurezza e della salute dei cittadini. Omettere di verificare e controllare più attentamente, anche se ciò dovesse comportare decisioni gravose, e permettere l’uso per fini potabili di un’acqua contaminata da sostanze tossiche e nocive è, da parte della Regione, gravissimo ed inaccettabile. Ed il risultato è che oggi è stato vietato di bere acqua ai cittadini di 32 Comuni della provincia teramana dopo lo scalpore mediatico suscitato dalla vicenda, ma mi chiedo in passato se e quante e quali volte si sia fatto finta di nulla. Un intervento chiaro e definitivo, da parte della Giunta, che credo debba farsi carico, una volta per tutte, di risolvere il problema della convivenza sotto il traforo di due realtà difficilmente conciliabili, mi sembra il minimo che il Governo D’Alfonso possa fare a tutela e nell’interesse dei cittadini”.

Condividi e seguici anche su :

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *