COLONNELLA: ESPOSIZIONE D’ARTE “FUORI DALLA GALLERIA”

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A cura di Anna Di Donato

Si è tenuta ieri venerdì 19 luglio,  all’ interno dell’outlet del mobile Do.It, l’inaugurazione di alcune opere realizzate da carcerati ed ex galeotti di Rebibbia.

L’iniziativa, promossa dieci anni fa dall’ Associazione Made in Jail, ha come obiettivo il reinserimento dei reclusi nel mondo del lavoro.

I pezzi esposti rappresentano la seconda possibilità, sono frutto dell’attività creativa di un “diverso”, meritevole come gli altri di riaffacciarsi al mondo. L’esclusione sociale di questi ragazzi è la testimonianza di una forte discrasia tra il perbenismo borghese ed il substrato culturale che spesso spinge le persone a commettere dei reati.

L’arte è invece il filo d’Arianna che conduce dall’Inferno alla luce. E’ così che nascono laboratori di serigrafia mirati alla produzione di pezzi unici  per la loro originalità ed immediatezza di comunicazione.

Nel corso degli anni numerose le produzioni di immagini serigrafate su carta, t-shirts ed altre superfici, nei laboratori delle carceri di Casal del Marmo, Villa Andreini e Terza Casa Rebibbia, quest’ultimo tutt’ora attivo.

Artigianato e design sono il motore propulsore di stimoli del tutto nuovi per chi è recluso fra quattro mura, la vendita e l’apprezzamento delle opere che ne derivano è l’espressione, invece, di ciò che in psicologia viene definito “rinforzo positivo”.

Il Presidente dell’Associazione Made in Jail, Silvio Palermo afferma di come, la maggior parte dei detenuti in questione siano giovani e meno giovani legati a problemi di droga, attori di piccoli furti e misfatti di bassa periferia e di come facciano fatica a liberarsi del marchio di fuorilegge che la società impone a chi, almeno una volta, e senza differenziazione di crimine, è finito in “gabbia”.

L’espressione artistica è molto spesso direttamente proporzionale al livello di genio e sregolatezza insito in ognuno di noi; Van Gogh fu in grado di tagliarsi un orecchio e di farne un quadro, un atto lecito ma sicuramente discordante con gli schemi sbandierati della gente comune.

Ecco, dunque, come deve essere letto il progetto attuato dai promotori della mostra “Fuori dalla Galleria”: la possibilità d’espressione per una nicchia di mondo svantaggiata ma creativa, delle volte dannosa, ma desiderosa di riscatto.

Sarà possibile visitare l’esposizione all’ outlet di Colonnella fino al 29 settembre 2013, ricordando che gli introiti derivanti dalla vendita di tali manufatti saranno utilizzati come paga per i ragazzi che frequentano questi laboratori, e come quota finalizzata alla promozione di altre iniziative connesse.

 

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