Colonnella, cattivi odori nell’aria: opposizione chiede analisi sull’ammendante prodotto dall’azienda Stam

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Cattivi odori Colonnella, la segnalazione di una mamma

“Da alcuni giorni il paese è continuamente attraversato da trattori con rimorchi che diffondono per il paese un feroce, persistente, schifoso fetore, tanto per non usare termini più forti”. Questo è il commento del gruppo consiliare Colonnella Cambia

COLONNELLA In pratica stanno concimando alcuni terreni con lo ammendante prodotto da una nota azienda di Valle Cupa, la Stam. I trattori percorrono le vie cittadine più volte al giorno con i rimorchi scoperti per meglio diffondere l’olezzo, non hanno neanche l’accortezza di coprire il “letame” con dei teli per limitare l’emissione del cattivo odore. Il problema della puzza è un argomento da tempo molto sentito nella zona di Valle Cupa, ne abbiamo scritto, c’è l’azienda che produce ammendante che ha, al momento, tutte le autorizzazioni in regola per svolgere il proprio lavoro. Come gruppo consigliare Colonnella Cambia, il 18 settembre abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere quali fossero le attività e le intenzioni dell’amministrazione per risolvere il problema. Queste le nostre domande:

  • Chiediamo se siano state richieste da parte di questa amministrazione analisi sull’ammendante prodotto dell’azienda che poi viene sparso sui terreni nel nostro territorio come fertilizzante.
  • Chiediamo se l’amministrazione ritenga sufficientile iniziative intraprese fino ad ora, non si è mai andato oltre alla generica diffida emessa nel settembre del 2013.
  • Chiediamo che vengano predisposti dei controlli ai filtri e quant’altro necessario dato che non si riesce a comprendere per quale ragione le emissioni maleodoranti siano particolarmente intense in alcune ore della giornata.
  • Chiediamo se si ritengano sufficienti le autocertificazioni prodotte dall’azienda stessa.
  • Chiediamo se siano state mai richieste analisi sulla composizione dell’ammendante da parte di enti terzi.
  • Proponiamo che l’Amministrazione faccia svolgere analisi da parte di laboratori indipendenti sulla composizione del “letame” distribuito sui campi del nostro territorio.

Il riscontro è arrivato il 29 settembre e potete leggerla qui: Risposta_sulla_Stam

S’intende risolvere il problema con l’espressione del parere sanitario negativo da parte del sindaco (ha imparato la lezione dalle proteste per la centrale a biomasse). Nelle conferenze dei servizi del marzo e luglio 2017 l’amministrazione, nella persona del sindaco, ha “espresso parere contrario alla proroga dell’attività della ditta STAM”. L’amministrazione ci risponde ancora: “tutta l’attività di controllo da parte degli organi competenti è stata attivata con Arta, Asl, Provincia e Regione, i quali da noi sollecitati, stanno costantemente controllando l’attività della ditta Stam, unici Enti preposti e legalmente riconosciuti”.

Qualche considerazione però va fatta, si tratta fondamentalmente di uno scarica barile, si rimanda tutto alle decisioni della Regione Abruzzo, e poi forse, agiranno di conseguenza. Non è certo una posizione di grande coraggio, dato l’oggettività del problema. L’amministrazione potrebbe ordinare la sospensione delle attività dell’azienda per la tutela della salute dei cittadini, cosa assolutamente fattibile e nella possibilità dei poteri del sindaco che è tenuto a salvaguardare il benessere dei residenti. Viene evocato il rischio di un ricorso dell’azienda con richiesta danni nei confronti del Comune, con questo modo di amministrare nessun problema andrà mai a soluzione, troppo comodo fare Ponzio Pilato, scaricare sempre le responsabilità su altri enti, ma questo in fondo è un film già visto.

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