Colonnella, cattivi odori. Minoranza “sindaco è l’ora dei fatti”

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 Colonnella Cambia chiede al sindaco di Colonnella di mantenere le promesse di tutela della popolazione dai miasmi che appestano vaste zone del comune

 

 

COLONNELLA “Basta promesse, basta delegare altri Enti o Autorità, che possono giudicare solo sulla base di atti formali, ora tocca al Sindaco, Autorità Sanitaria del luogo”.Il gruppo consiliare Colonnella Cambia chiede al sindaco di Colonnella, in qualità di Autorità Sanitaria locale di mantenere le promesse di tutela della popolazione dai miasmi che appestano vaste zone del comune.

“E’ tempo per il nostro Primo Cittadino di agire! Sappiamo benissimo che ci risponderà che deve avere validi supporti per ordinare alla società la sospensione dell’attività. Ci dirà che non ha riscontri da parte della ASL e dell’ARTA e non può rischiare un’azione di risarcimento danni. Benissimo. Facciamo qualche piccola valutazione. -Fino ad ora siamo stati collaborativi con il Primo Cittadino; -gli abbiamo fornito circa 1300 firme di persone che lamentavano il disagio per i cattivi odori; -abbiamo da tempo chiesto una perizia fatta da tecnici specializzati, affinché non avesse più scusanti per prendere provvedimenti.
Qual è stata la risposta del Primo Cittadino? “NO”, “dobbiamo aspettare l’esito del TAR.” Ora il Tar si è pronunciato, ha detto a chiare lettere che il Comune non ha fornito alcun rilievo strumentale oggettivo nel dare il parere igienico-sanitario negativo.
Ma come? Allora abbiamo aspettato invano? Quando sostenevamo di fare una perizia forse avevamo ragione? A questo punto, dopo tutte le richieste fatte come minoranza e non ascoltate, non ci resta che chiedere all’Autorità Sanitaria locale, ovvero al nostro Sindaco, che dovrebbe conoscere effettivamente il problema vivendo sul territorio, di tutelare la popolazione. Lo chiediamo sulla base di norme di legge: l’art. 50, comma 5, T.U.E.L. prevede che “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”.
Il successivo art. 54, comma 4, invece, dispone che “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.
Per questo chiediamo espressamente al Primo Cittadino di non perdere altro tempo. La situazione è particolarmente delicata, bisogna agire. Lo chiediamo altresì, al consigliere e all’assessore di zona che sono in maggioranza e che hanno il dovere di rappresentare la problematica e di essere incisivi e propositivi. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Quindi che sollecitino anche loro il Sindaco a: -Chiedere alla ASL una valutazione sanitaria riguardante le conseguenze sulla salute pubblica derivanti dalle emissioni odorigene legate ai problemi psico-fisici e alla vita di relazione. Chiedere all’ARTA di monitorare le emissioni attraverso un laboratorio mobile che attraversi il territorio in diverse ore della notte e del giorno. Provvedere ad emanare un’Ordinanza temporanea, in attesa dei rilievi, in cui chieda alla Stam di eliminare i cattivi odori.
Ricordiamo al sindaco che un impianto efficiente, che adotta di fatto tutte le cautele, gli odori e le emissioni delle varie sostanze dovrebbero essere pressoché pari a zero, essendo la soglia di percezione umana estremamente variabile da persona a persona. La minoranza appoggerà, anche in consiglio comunale, ogni azione concreta e non mancherà il supporto della popolazione. Ma basta con il rimpallo delle responsabilità. La tutela dei cittadini viene prima di tutto!”

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