Agenda Digitale, anche l’Abruzzo nella corsa italiana all’innovazione tecnologica

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Parte l’Agenda Digitale Italiana con un finanziamento complessivo di 180 milioni di euro in tre anni dal 2013 al 2015 per favorire lo sviluppo tecnologico ed incentivare la nascita di nuove imprese anche nella Regione Abruzzo.

Il testo unico  “Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali“ si divide in tre grandi rami tecnologici: Economia digitale, Start-up innovative e Cultura digitale/Internet.

In ambito di economia digitale, è previsto ogni anno alla camera un decreto legge per lo sviluppo dei servizi digitale che dovrà contenere: nuove disposizioni per rimuovere gli ostacoli legislativi e amministrativi, anche nella PA (Pubblica Amministrazione); una o più deleghe al Governo per l’adozione di decreti legislativi, da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge annuale; l’autorizzazione all’adozione di regolamenti, decreti ministeriali e altri atti; disposizioni sui principi fondamentali cui dovranno attenersi le Regioni per esercitare le proprie competenze; modifiche alle leggi precedenti sull’accesso ai servizi della PA per promuovere lo sviluppo digitale.

Per quanto riguarda le Start-up innovative, è stato costituito un apposito fondo per l’Italia e per l’Abruzzo destinato all’assunzione di quote di fondi di investimento mobiliare di tipo chiuso e investment company, operanti nelle fasi di venture capital, early stage capital e capitale di espansione, per finanziare nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto di innovazione. Il Fondo per l’Italia ha una dotazione di 30 milioni di euro per il 2013, 40 milioni per il 2014 e 50 milioni per il 2015.  Almeno il 10% della dotazione annuale del Fondo è riservato a investimenti da parte di fondi di micro-seed autonomi o gestiti da incubatori privati. Per attingere da questo fondo, le imprese devono rispondere a determinate caratteristiche:  sede operativa in Italia; quote o azioni direttamente detenute, in via prevalente, da persone fisiche; attività di impresa da non più di cinque anni; fatturato non superiore a 50 milioni di euro; non essere quotate.

Infine per  la Cultura digitale e Internet sono previste agevolazioni per lo sviluppo delle infrastrutture, come l’esenzione dal pagamento della tassa per occupazione di aree pubbliche con reti e impianti in fibra ottica e l’istituzione, da parte dei comuni, del catasto delle infrastrutture civili in fibra ottica esistenti.  In programma la semplificazione per le reti Wi-Fi modificando il Codice delle Comunicazioni: per installare reti wireless o Hiperlan (HIgh PErformance Radio LAN) con potenza della singola antenna entro i 3 watt basterà una comunicazione in carta semplice all’agenzia provinciale o regionale per la protezione dell’ambiente.

Per le pubbliche amministrazioni sono infine previsti: software libero, formati aperti, interoperabilità fra le banche dati pubbliche; sportelli online per l’accesso ai servizi PA, sostitutivi di quelli fisici entro il 31 gennaio 2015; Protezione dei dati personali; Giustizia e Sanità Digitalizzate.

Grazie a questi fondi anche in Abruzzo il futuro può diventare realtà!

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